La Cass. 16 luglio 2025 n. 26095 affronta la problematica della rilevanza penale della sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte quando, sebbene ricorrano plurimi atti dispositivi connotati dall'intento fraudolento, sia plausibile l'idoneità del patrimonio dell'indagato-debitore a garantire la (inferiore) pretesa dell'erario.
La preclusione all'utilizzo in giudizio dei documenti fiscali non trasmessi dal contribuente su richiesta dell'amministrazione è legittima solo se applicata in modo restrittivo. Sono esclusi dal divieto gli atti dal contenuto non univocamente favorevole al contribuente o già in possesso del Fisco (Corte Cost. 28 luglio 2025 n. 137).
La circolare 25 luglio 2025 n. 18/D contiene una serie di indicazioni operative per gli Uffici, ma tratteggia significative conseguenze anche nei confronti dei contribuenti, derivanti dalla sentenza della Corte Costituzionale 93/2025. Alcuni aspetti dei chiarimenti dell'Agenzia delle Dogane, tuttavia, sollevano una serie di perplessità, soprattutto per il rigore, forse eccessivo, con cui sono state interpretate determinate tematiche.
Il tema affrontato dalla Cass. 15 luglio 2025 n. 19574 attiene alle conseguenze che, sul piano dell'imponibile, derivano dalla scelta dell'A.F. di ricorrere all'accertamento analitico‑induttivo (o analitico‑presuntivo) - nel quale le scritture sono solo parzialmente inattendibili - per stimare presuntivamente maggiori ricavi mediante l'impiego di meccanismi presuntivi.
Il CNDCEC ha pubblicato il Regolamento sul funzionamento dell’Elenco degli iscritti nella Sezione A dell’Albo dei commercialisti e degli esperti contabili abilitati alla certificazione del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax Control Framework). Cosa prevede il Regolamento?
È illegittimo imporre contemporaneamente una sanzione pecuniaria elevata e la chiusura del locale se il giudice non può ridurre la pena o scegliere una misura più mite. Tale normativa viola TFUE, Direttiva IVA e Carta di Nizza. Si richiede il rispetto del principio di proporzionalità delle sanzioni (CGUE 3 luglio 2025 C-733/23).
L'ulteriore sospensione degli 85 giorni prevista dal DL Cura Italia non si applica al termine per l'emissione degli atti impositivi. Gli accertamenti relativi a imposte il cui termine di decadenza ordinario scadeva il 31 dicembre 2020 dovevano essere emessi entro quella data, anche se la notifica poteva avvenire successivamente, fino al 28 febbraio 2022 (Cass. 30 giugno 2025 n. 17668).
L'autorizzazione della Procura per acquisire documenti coperti da segreto professionale nelle indagini fiscali deve essere rilasciata solo dopo che il segreto viene eccepito e riferita ai documenti specifici. In assenza di tali requisiti, le prove raccolte non sono utilizzabili (Cass. 26 giugno 2025 n. 17228).
La responsabilità per fatto proprio del liquidatore rientra nella sfera tipica del diritto tributario e, come tale, è soggetta a termine di decadenza e non della prescrizione. La Cassazione esclude che la posizione del liquidatore rientri nell'alveo della responsabilità civile (Cass. 23 giugno 2025 n. 16811).
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2025 il D.Lgs. 81/2025 (c.d. Decreto Correttivo) che integra e modifica la disciplina degli adempimenti tributari, del concordato preventivo biennale, del contenzioso, delle sanzioni tributarie e dell'accertamento. Quali sono le novità?
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