Il 20 novembre 2025, il CdM è intervenuto con un nuovo DL per dare un'ulteriore spinta al Piano Transizione 5.0, introducendo misure urgenti relative ai crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali che assicurino una riduzione dei consumi energetici. La novità principale è la proroga del termine per la presentazione delle comunicazioni al GSE fino al 27 novembre 2025.
Nella gestione fiscale delle Reti d'Impresa non è consentita la compensazione di crediti d'imposta tra soggetti diversi. Il modello proposto, anche se basato su un contratto di rete, è vietato dalla normativa vigente. Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate, con Risp. AE 12 novembre 2025 n. 291.
redazione Memento
Il CNDCEC in audizione al Senato esprime apprezzamento su taglio IRPEF e misure per imprese e dipendenti. Tuttavia, solleva criticità su compensi ai professionisti, trattamento dei dividendi e limiti alle compensazioni dei crediti d’imposta. Segnalate criticità sulla norma che subordina il pagamento dei compensi ai liberi professionisti della PA alla verifica della regolarità fiscale e contributiva
redazione Memento
Il DDL Bilancio 2026 introduce la riduzione delle aliquote IRPEF, nuove norme sulle locazioni brevi e proroghe e modifiche di agevolazioni fiscali. Nel 2026 torna l'iper-ammortamento che sostituirà i crediti d'imposta 4.0 e 5.0. Previsti nuovi incentivi per investimenti, ZES e agricoltura. Queste e altre novità per imprese e professionisti vengono analizzate nel nuovo Speciale di QuotidianoPiù dedicato alla Legge di Bilancio 2026.
L'INPS, con Circ. 30 settembre 2025 n. 130, ha riordinato le regole sui limiti e le modalità di pignoramento delle prestazioni non pensionistiche, come NASpI, malattia e cassa integrazione. Vengono precisate le prestazioni totalmente impignorabili, quelle pignorabili con limiti e le particolarità, come la NASpI anticipata e la gestione dei pignoramenti concorrenti.
Il termine lungo di otto anni per l'accertamento fiscale si applica solo ai crediti d'imposta inesistenti, non a quelli semplicemente utilizzati in modo improprio. Lo ha stabilito la Cassazione con Ordinanza 27 settembre 2025 n. 26273.
Nelle reti d'impresa non è ammessa la compensazione tra crediti fiscali di un retista e debiti di un altro. L'Agenzia delle Entrate chiarisce rischi e sanzioni per chi viola il divieto, anche in presenza di accordi interni (Risp. AE 17 settembre 2025 n. 246).
L'Agenzia delle Entrate, con Risp. n. 246 del 17 settembre 2025, ha chiarito che il debito oggetto di accollo tributario non può essere estinto utilizzando in compensazione crediti vantati dall'accollante nei confronti dell'erario.
redazione Memento
La Cassazione ribadisce il divieto assoluto di compensazione dei debiti fiscali attraverso crediti d'imposta di un soggetto terzo accollante, chiarendo il perimetro delle condotte lecite e fornendo indicazioni sulla rilevanza penale di tale pratica (Cass. 2 settembre 2025 n. 30098).
L'evoluzione normativa in tema di sequestro di società e le conseguenze sul blocco delle compensazioni orizzontali dei crediti fiscali ha generato numerosi dubbi. Con Risp. AE 30 giugno 2025 n. 172, l'Agenzia delle Entrate chiarisce la sorte delle compensazioni in presenza di debiti tributari pregressi superiori a 100.000 euro, iscritti a ruolo o affidati all'agente della riscossione.
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