Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2025 il D.Lgs. 81/2025 (c.d. Decreto Correttivo) che integra e modifica la disciplina degli adempimenti tributari, del concordato preventivo biennale, del contenzioso, delle sanzioni tributarie e dell'accertamento. Quali sono le novità?
Con Risp. AE 9 giugno 2025 n. 150, l'Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito agli effetti fiscali della fusione tra fondazioni, in particolare sulla sorte dei crediti IRES e IVA maturati dalla fondazione estinta.
redazione Memento
Il notaio incaricato della redazione di un atto di cessione di un credito IVA non è responsabile per l'omessa verifica della richiesta di rimborso del credito da parte della società cedente, poiché la mancata richiesta di rimborso non incide sulla cedibilità e sulla validità del credito ai sensi dell'art. 5 c. 4-ter DL 70/88.
Entro il 30 aprile 2025, i sostituti d'imposta devono comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati delle ritenute e delle trattenute di lavoro dipendente e autonomo, relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2025. Come effettuare l'adempimento?
La Cassazione è tornata sulla questione dell'applicabilità dell'aggravante ex art. 13-bis c. 3 D.Lgs. 74/2000 in caso di elaborazione sistematica di modelli di evasione fiscale da parte di professionisti, tracciando anche i confini dell'applicabilità della confisca in presenza di concorso di persone nel reato.
La comunicazione preventiva per il bonus investimenti 4.0 è un adempimento prodromico alla presentazione della comunicazione di completamento e deve essere quindi presentata senza necessità di utilizzare l'istituto della remissione in bonis (Risp. AE 16 dicembre 2024 n. 260).
Dal 2025 entra in vigore il D.Lgs. 139/2024 che, nell'ambito di attuazione della Riforma fiscale, introduce criteri più flessibili per il calcolo delle imposte di successioni, donazioni, registro e bollo. L'obiettivo del Governo è quello di creare un sistema più efficiente alle esigenze di cittadini e imprese.
La quota di credito d'imposta non compensata nell'arco pluriennale di utilizzo da parte di una società che l'aveva precedentemente acquistata da terzi o ricevuta per effetto dell'applicazione dello “sconto in fattura” costituisce una sopravvenienza passiva deducibile dal reddito d'impresa non rilevante ai fini IRAP.
Nel periodo di redazione della dichiarazione dei redditi, a causa dell'appesantimento degli adempimenti, il commercialista può commettere errori, consapevoli e/o non, che potrebbero causargli l'applicazione di sanzioni amministrative e penali tributarie. Qual è l'orientamento della giurisprudenza sulla responsabilità del commercialista?
Il Decreto Sanzioni ha apportato alcune modifiche alla disciplina prevista per i reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Di particolare interesse sono le modifiche normative riguardanti l’estensione del perimetro di applicazione delle cause di non punibilità e delle circostanze attenuanti per alcuni delitti tributari.
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