E' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la L. 190/2025 n. 190, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025”, che entrerà in vigore il 3 gennaio 2026. La legge dedica particolare attenzione ai servizi pubblici locali, promuovendo una riduzione degli affidamenti diretti e una maggiore trasparenza nelle procedure, con la precisa finalità di stimolare la concorrenza e migliorare la qualità dei servizi ai cittadini.
Il Codice degli incentivi, pubblicato in GU il 10 dicembre 2025, prevede l'applicazione generale per le agevolazioni che richiedono una valutazione istruttoria tecnica. Per i crediti senza istruttoria è obbligatoria la comunicazione preventiva al soggetto competente dell'ammontare e della ripartizione. Gli incentivi qualificati come Aiuti di Stato devono essere attivati dopo la registrazione nel Registro Nazionale. Quali sono le altre novità fiscali?
La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il DDL sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025 che introduce, tra l'altro, disposizioni in materia di servizi pubblici locali, di trasporto regionale e con riguardo alle stazioni di ricarica elettrica, nonché in materia di sanità, trasferimento tecnologico e di professioni regolamentate.
Il DDL PMI prevede di restringere l'accesso al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa alle imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale con oltre 20 dipendenti e ne consentirà la destinazione anche per operazioni di acquisizione.
Il MIMIT, con Circ. 24 novembre 2025, fornisce alcuni chiarimenti operativi relativamente alla gestione del fondo rischi nel caso di operazioni di fusione poste in essere da Confidi assegnatari del contributo, ai sensi del Decreto Interministeriale 3 gennaio 2017.
Il DDL PMI contiene diverse agevolazioni fiscali per le reti d'impresa tra cui la reintroduzione di una misura che in passato ha ottenuto risultati positivi in termini di ripresa degli investimenti, crescita organizzativa e qualitativa delle PMI e rilancio della loro competitività.
Il 20 novembre 2025, il CdM è intervenuto con un nuovo DL per dare un'ulteriore spinta al Piano Transizione 5.0, introducendo misure urgenti relative ai crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali che assicurino una riduzione dei consumi energetici. La novità principale è la proroga del termine per la presentazione delle comunicazioni al GSE fino al 27 novembre 2025.
Il DDL PMI affida al Governo la redazione di un Testo Unico per start up innovative, PMI innovative e incubatori e rafforza il ruolo del Garante per le micro, piccole e medie imprese con i nuovi Reality Checks. Una riforma che punta a semplificare le regole e ad allineare l'Italia alle strategie europee per le PMI.
Il DL 159/2025 (che dovrà essere convertito in Legge entro il 30 dicembre 2025) prevede l'obbligo per ciascun amministratore di società di comunicare al Registro delle Imprese un domicilio digitale (PEC) distinto da quello della società, vietando ogni coincidenza. Se venisse confermata con queste modalità, la misura, più restrittiva rispetto al passato, comporterà maggiori oneri gestionali ed economici e solleva dei dubbi in tema di privacy e semplificazione amministrativa.
In attesa che il primo DDL annuale sulle PMI giunga alla Camera, esaminiamo le misure che più impattano sul mondo del lavoro tra quelle presenti nel testo approvato dal Senato: tra queste, il part-time incentivato per il ricambio generazionale, adempimenti semplificati per la sicurezza e la nuova certificazione della filiera della moda.
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