Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2025 il D.Lgs. 81/2025 (c.d. Decreto Correttivo) che integra e modifica la disciplina degli adempimenti tributari, del concordato preventivo biennale, del contenzioso, delle sanzioni tributarie e dell'accertamento. Quali sono le novità?
Dopo la presentazione della domanda di riammissione alla rottamazione-quater occorre informare la banca e bloccare eventuali procedure esecutive. Entro il 30 giugno occorre comunicare le somme dovute ed entro il 31 luglio 2025, bisognerà pagarle. Solo dopo tale pagamento si estingueranno le procedure esecutive e verranno sbloccate le somme pignorate sul conto corrente.
La Cassazione chiarisce che la sospensione del processo per consentire la definizione agevolata delle liti non rientra tra quelle che richiedono la riassunzione entro termini perentori. Se il contribuente non perfeziona la sanatoria, il processo riprende d'ufficio senza conseguenze pregiudizievoli (Cass. 9 maggio 2025 n. 12255).
Entro il 30 aprile 2025 i contribuenti-debitori che non hanno rispettato il piano dei pagamenti rateali della Rottamazione-quater potranno accedere alla riammissione alla procedura per non perderne i relativi benefici. Quali sono gli aspetti procedurali e gli effetti della nuova sanatoria?
La riapertura della sanatoria al 3 giugno 2025 per il riversamento del bonus R&S consente ai contribuenti di rimediare a eventuali irregolarità. Per aderire/proseguire il contenzioso serve una valutazione strategica, specie per chi ha già ricevuto uno schema d'atto o ha avviato un giudizio, essendo obbligatoria la rinuncia al ricorso con l'adesione alla sanatoria.
L'11 marzo 2025, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato le modalità di presentazione della domanda di riammissione alla definizione agevolata delle cartelle (Rottamazione-quater) entro il 30 aprile 2025. Nella stessa giornata sono state pubblicate anche le FAQ.
La Cassazione affronta il delicato rapporto tra la rottamazione quater e l'estinzione del processo tributario. Il quesito centrale riguarda la possibilità di sospendere i giudizi fino al completo pagamento o di dichiararne l'estinzione anticipata. Il caso è stato rimesso alle Sezioni Unite (Cass. 5 marzo 2025 n. 5830).
La sentenza n. 1997/2025 della Cassazione ha affrontato la questione della obbligatoria rinuncia al giudizio nel caso di definizione agevolata dei carichi affidati all'AdeR e la sua possibile revocabilità quando l'Amministrazione modifica le condizioni su cui si fondava la decisione processuale del contribuente.
Per i soggetti passivi dicembre 2024 inizia con il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi e la trasmissione delle LIPE del terzo trimestre. A seguire, è prevista la scadenza del saldo IMU, dell'adesione al CPB, della rata delle somme dovute per la “tregua fiscale” e dell'acconto IVA.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 27705 pubblicata il 25 ottobre 2024, ha stabilito che la comunicazione di adesione al processo verbale di constatazione (PVC) è valida anche se avvenuta senza il Modello approvato dall'Agenzia delle Entrate.
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