24/10/2025
Comunicazioni a sindacati o ispettorati, rischi di ricorsi giudiziali e di reclami in sede di whistleblowing da parte dei lavoratori: vediamo cosa rischiano, a partire dal 7 giugno 2026, le aziende che non adempiranno agli obblighi della Dir. UE 970/2023 "Pay transparency".
Dal 7 giugno 2026, le aziende che faranno registrare un divario retributivo di genere superiore al 5% potranno andare incontro a sanzioni commisurate al fatturato annuo lordo o alla massa salariale: vediamo quali procedure saranno a disposizione di lavoratori e organizzazioni sindacali.
La differenza retributiva tra lavoratrici e lavoratori, in Europa, è mediamente del 12%. Un dato preoccupante che ha spinto il legislatore europeo, con la direttiva cd. pay transparency, a introdurre nuovi obblighi di trasparenza, nonché a vietare alcune condotte passabili di favorire il persistere di discriminazioni salariali.
Sono state pubblicate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate. Il contributo suggerisce modelli comportamentali da adottare e resta aperto in considerazione delle novità normative in arrivo.
Sono state pubblicate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le attese Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società non quotate. Il contributo suggerisce modelli comportamentali da adottare e sarà seguito dagli schemi dei relativi verbali.
La sessione d’insediamento del Collegio sindacale diviene occasione di comprensione sull’assoggettamento della società alla disciplina del whistleblowing. Soggetto deputato alla verifica è difatti l’Organo di controllo, che resta responsabile della segnalazione all’Organo amministrativo, affinché questo si attivi tempestivamente.
Al via oggi alle 15.00 il Festival del Lavoro 2024, in programma a Firenze presso la Fortezza da Basso fino al 18 maggio 2024. Tra le tematiche in discussione, di grande attualità quella del whistleblowing e della tutela lavoratori segnalanti. In questa intervista a Pasqualino Albi, rilasciata a QuotidianoPiù, si approfondisce il tema esaminando il difficile equilibrio tra la libertà di espressione dei lavoratori e la protezione della reputazione aziendale.
Con le recenti disposizioni normative del Decreto Whistleblowing, la conoscenza dei processi aziendali e la concreta applicazione di presidi di prevenzione, ex D.Lgs. 231/2001, assumono rilevanza organizzativa trasversale alle responsabilità interne ed esterne (professionali).
Alcune indicazioni per la corretta adozione del canale di segnalazione interna in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 24/2023, di recepimento della Direttiva Whistleblowing: dagli aspetti formali che il procedimento di adozione deve rispettare fino agli aspetti tecnici sostanziali per una costruzione del canale che rispetti la privacy.
L’istituto del whistleblowing trova delle forti connessioni con il concetto di sostenibilità dell’organizzazione. Le novità introdotte con la Direttiva UE 2019/1937 puntano infatti ad ampliare le misure di tutela a sostegno dei soggetti segnalanti. Questo non solo migliora la responsabilità interna, ma rafforza anche la fiducia degli stakeholder esterni.
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