Con la Risp. AE 9 settembre 2025 n. 234, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulla possibilità di emettere nota di variazione per la quota di credito falcidiata dal piano omologato, nonostante la presenza di due procedure concorsuali succedutesi nel tempo.
redazione Memento
Con la Rassegna di giurisprudenza 3/2025, Assonime ha illustrato le criticità affrontate dalla giurisprudenza in sede di prima applicazione della disciplina sulla crisi di gruppo introdotta dal Codice della crisi d'impresa. Nel presente contributo, la rassegna delle sentenze sull'accesso al concordato ed alle procedure di gruppo.
L'Agenzia delle Entrate con le Risp. 7 luglio 2025 nn. 177 e 178 affronta il tema della fiscalità dei componenti positivi di reddito sulla determinazione del reddito di impresa nella liquidazione controllata da sovraindebitamento e sull'applicabilità estensiva della irrilevanza delle plusvalenze/minusvalenze da cessione di beni nella composizione negoziata.
L'Agenzia delle Entrate, con le Risposte n. 178 e n. 179 del 7 luglio 2025, ha rispettivamente fornito chiarimenti sulla normativa di riferimento in tema di composizione negoziata della crisi e plusvalenze e concordato semplificato e sopravvenienze attive.
redazione Memento
L'Agenzia delle Entrate, con Risposta 7 luglio 2025 n. 177, ha chiarito che in mancanza di un'espressa previsione legislativa, ai soggetti che accedono alla procedura di liquidazione controllata non si applicano le previsioni di cui all'art. 183 DPR 917/86.
redazione Memento
Con Risp. n. 79/2025, l'Agenzia delle Entrate conferma che (anche) in ipotesi di un piano di ristrutturazione soggetto a omologazione il creditore ha facoltà di emettere la nota di variazione in diminuzione dell'IVA. Il diritto al recupero dell'imposta, tuttavia, resta subordinato all'avvenuta omologazione del piano.
La Cassazione, accogliendo il ricorso di un manager condannato per non aver versato l'IVA, sulla base della Riforma fiscale 2024, ha stabilito che la fattispecie non configura il reato di mancato versamento dell'IVA perché il professionista non ha incassato le fatture (Cass. 11 novembre 2024 n. 41238).
L’Agenzia delle Entrate conferma la detassazione delle sopravvenienze attive da riduzione di debiti anche per i piani di risanamento disciplinati dal Codice della crisi. Si tratta di un’interpretazione evolutiva suffragata dall’identità di ratio e finalità del piano nel passaggio dalla Legge fallimentare al CCII.
Pubblicato in GU 27 settembre 2024 n. 227 il D.Lgs. 13 settembre 2024 n. 136 contenente una serie di disposizioni correttive e integrative al Codice della Crisi dell'Impresa e dell'Insolvenza di cui al D.Lgs. 14/2019, poste in essere al fine di superare le criticità interpretative applicative emerse nel corso del primo biennio di efficacia del Codice.
La Cassazione n. 30532/2024 richiama il nuovo c. 3-bis dell'art. 13 D.Lgs. 74/2000, introdotto dal Decreto Sanzioni, evidenziando che per la non punibilità da omesso versamento IVA, oltre alla valutazione della causa non imputabile all’autore e sopravvenuta al mancato pagamento, concorre la crisi non transitoria di liquidità.
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