Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2025 il D.Lgs. 81/2025 (c.d. Decreto Correttivo) che integra e modifica la disciplina degli adempimenti tributari, del concordato preventivo biennale, del contenzioso, delle sanzioni tributarie e dell'accertamento. Quali sono le novità?
L'IVA dovuta dai contribuenti forfetari non dovrà più essere versata entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione, ma entro il giorno 16 del secondo mese successivo a ciascun trimestre solare. A prevederlo è il Decreto Correttivo approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 giugno 2025.
Nella riunione del 4 giugno 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione, il Disegno di Legge annuale per il mercato e la concorrenza. Il via libera definivo, invece, è arrivato per il Decreto Correttivo del concordato preventivo biennale.
Entro il 28 aprile va trasmesso l'Intrastat relativo al 1° trimestre 2025 e quello del mese di marzo in via telematica, ponendo attenzione al fatto che la presentazione oltre tale termine espone il contribuente all'applicazione di sanzioni. Il pacchetto VIDA archivierà l'Intrastat, sostituito dalla fattura elettronica.
L'Agenzia analizza il concetto di stabile organizzazione e l'applicabilità dell'articolo 192-bis della Direttiva IVA per individuare il debitore d'imposta in Italia degli acquisti intracomunitari di beni.
Chi abbia seguito con profitto un corso base relativo alla disciplina IVA sa (o dovrebbe sapere) che la qualificazione di un'operazione come “non imponibile” od “esente” può essere operata solo dopo aver superato, con esito positivo, il test che individua un'operazione come “soggetta” ad IVA (Risp. AE 14 febbraio 2025 n. 34).
Nel corso di un incontro con la stampa specializzata, l'Agenzia delle Entrate ha ribadito che l'assolvimento dell'IVA sull'operazione mediante reverse charge non altera i principi sottesi all'esercizio del diritto alla detrazione da parte del cessionario. Quali sono gli altri chiarimenti in tema di IVA?
L'operazione Moby Dick, con un'evasione IVA di oltre 1,3 miliardi di euro, svela le falle del sistema fiscale europeo e il ruolo del carosello. Al centro, società fittizie, frodi sistemiche e la connivenza nella filiera, che minano la giustizia fiscale. Quali sono i meccanismi applicativi delle frodi carosello?
Il corretto assolvimento degli obblighi dichiarativi rappresenta il primo step per evitare controlli da parte degli uffici finanziari: occorre minimizzare il rischio correlato a informazioni carenti o scorrette. I recenti risvolti giurisprudenziali aiutano a identificare la prassi cui attenersi.
Per i veicoli, nuovi o usati, di provenienza extracomunitaria, transitoriamente immatricolati in altro Stato UE, si pone la questione se, ai fini della successiva reimmatricolazione in Italia, l'avvenuto pagamento dell'IVA debba essere dimostrato applicando la procedura prevista per gli acquisti intracomunitari o per le importazioni.
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