Il Consiglio dei Ministri ha approvato l'11 dicembre 2025 il “Decreto Milleproroghe”, posticipando una serie di norme in scadenza. Tra queste, vi è lo slittamento al 2027 dell'entrata in vigore dei Testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria, nonché di quello in materia di versamenti e di riscossione.
Il 20 novembre 2025, il CdM ha approvato in via definitiva il Decreto Correttivo che prevede novità per IRPEF, IRES, fiscalità internazionale, successioni, donazioni e registro e che modifica lo Statuto del Contribuente e alcuni Testi Unici. Approvato anche lo schema di Decreto su Terzo Settore, crisi d'impresa e imposta sul valore aggiunto che proroga al 2036 le norme IVA per gli ETS.
Nuova riunione del Consiglio dei Ministri lo scorso 26 maggio che ha visto l'approvazione, in esame preliminare, del Decreto legislativo recante il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia d'imposta di registro e di altri tributi indiretti.
Siamo arrivati al primo anno dalla promulgazione della Legge delega per la Riforma fiscale: L. 9 agosto 2023 n. 111. Una normativa così complessa richiede certamente un tempo adeguato per l'attuazione, specie quando una disposizione della delega intacca il gettito erariale o richiede uno stanziamento, anche se la norma vigente attua incassi contrari al principio della capacità contributiva.
Il 31 luglio 2024, il Senato ha approvato in via definitiva con 91 voti favorevoli, 51 contrari e 5 astensioni la proroga al 31 dicembre 2025 per l'adozione dei Testi Unici.
redazione Memento
Le decisioni sui tassi di Gran Bretagna, Stati Uniti e Giappone sono il fulcro di una settimana di trimestrali di grandi aziende, a partire dai colossi Usa della tecnologia e del petrolio. In Italia arrivano i conti, tra gli altri, di Intesa, Poste, Fineco, Leonardo, Snam, Mediobanca, Prysmian, Nexi, Ferrari e Pirelli. Numerosi anche gli appuntamenti con indici macro: spiccano il rapporto sul lavoro Usa e il Pil del secondo trimestre e il dato flash di luglio sull’inflazione in Italia e nell’Eurozona.
L'Economia Pro
Il CdM ha approvato il Testo Unico sulla Giustizia tributaria, unitamente a quello sulle sanzioni e sui tributi minori. Si tratta di una prima tranche di un corposo lavoro di mero riordino della normativa tributaria, condotto in questi mesi dal MEF. Il Testo Unico sulla Giustizia tributaria, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.
Il 20 giugno 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Disegno di Legge di proroga del termine per il riordino del sistema normativo tributario. In virtù della proroga, i nuovi Testi Unici dovranno essere adottati entro il 31 dicembre 2025 per poi entrare in vigore nel 2026.
Il 13 maggio 2024 è il termine ultimo per comunicare le proprie osservazioni o modifiche in relazione alle proposte di Testi Unici elaborate dal MEF e dall'Agenzia delle Entrate per riordinare il sistema fiscale. Dopo tale data si attende la pubblicazione dei contributi pervenuti.
Riforma tributaria, compliance e semplificazione: sono i temi centrali del 61° Congresso Nazionale UNGDCEC, a Caserta l'11 e il 12 aprile. Nell'intervista a QuotidianoPiù il punto di vista del Presidente Francesco Cataldi e uno sguardo al futuro sul ruolo dei giovani commercialisti.
redazione Memento
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.