Sono state pubblicate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate. Il contributo suggerisce modelli comportamentali da adottare e resta aperto in considerazione delle novità normative in arrivo.
Sono state pubblicate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le attese Norme di comportamento del Collegio Sindacale di Società non quotate. Il contributo suggerisce modelli comportamentali da adottare e sarà seguito dagli schemi dei relativi verbali.
La sessione d’insediamento del Collegio sindacale diviene occasione di comprensione sull’assoggettamento della società alla disciplina del whistleblowing. Soggetto deputato alla verifica è difatti l’Organo di controllo, che resta responsabile della segnalazione all’Organo amministrativo, affinché questo si attivi tempestivamente.
Al via oggi alle 15.00 il Festival del Lavoro 2024, in programma a Firenze presso la Fortezza da Basso fino al 18 maggio 2024. Tra le tematiche in discussione, di grande attualità quella del whistleblowing e della tutela lavoratori segnalanti. In questa intervista a Pasqualino Albi, rilasciata a QuotidianoPiù, si approfondisce il tema esaminando il difficile equilibrio tra la libertà di espressione dei lavoratori e la protezione della reputazione aziendale.
Con le recenti disposizioni normative del Decreto Whistleblowing, la conoscenza dei processi aziendali e la concreta applicazione di presidi di prevenzione, ex D.Lgs. 231/2001, assumono rilevanza organizzativa trasversale alle responsabilità interne ed esterne (professionali).
Alcune indicazioni per la corretta adozione del canale di segnalazione interna in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 24/2023, di recepimento della Direttiva Whistleblowing: dagli aspetti formali che il procedimento di adozione deve rispettare fino agli aspetti tecnici sostanziali per una costruzione del canale che rispetti la privacy.
L’istituto del whistleblowing trova delle forti connessioni con il concetto di sostenibilità dell’organizzazione. Le novità introdotte con la Direttiva UE 2019/1937 puntano infatti ad ampliare le misure di tutela a sostegno dei soggetti segnalanti. Questo non solo migliora la responsabilità interna, ma rafforza anche la fiducia degli stakeholder esterni.
Il 17 dicembre 2023 le aziende con almeno 50 dipendenti dovranno adeguarsi al D.Lgs. 24/2023 in materia di whistleblowing. L'individuazione del requisito numerico appare, tuttavia, complessa in ragione non solo dello scarno dettato normativo, ma anche in considerazione del fatto che le aziende di minori dimensioni potrebbero raggiungere tale limite solo nel corso dell'anno o al termine del 2023.
Al fine di conformarsi alle prescrizioni del D.Lgs. 24/2023, attuativo della direttiva UE in tema whistleblowing, le aziende private che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati tra i 50 e i 249 dovranno assolvere specifici obblighi entro il 17 dicembre 2023. Sono altresì obbligate le aziende con meno di 50 dipendenti, se hanno adottato un modello 231.
Il CNDCEC, con la Commissione di studio “Compliance e modelli organizzativi 231”, ha elaborato un documento per fornire chiarimenti sui problemi applicativi del Decreto whistleblowing. In particolare, vengono approfonditi gli effetti della nuova disciplina sui modelli organizzativi, sulle segnalazioni degli illeciti, nonché sul ruolo dell’Organismo di Vigilanza.
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