In tema di sanzioni tributarie e penali tributarie, il D.Lgs. 87/2024 rappresenta un intervento normativo fondamentale nell’ambito della più ampia riforma fiscale. Di questo si discuterà il 25 settembre 2025 durante il convegno "La riforma delle sanzioni tributarie e penali tributarie", che si terrà in collegamento streaming dalla Sala ODCEC Brescia.
La natura di atto di scienza della dichiarazione reddituale e l'inesistenza di una disposizione che determini a pena di decadenza il riconoscimento della causa di detrazione, conducono a far sopravvivere la facoltà del contribuente alla correzione degli errori o omissioni anche in sede giurisdizionale (CGT II Lombardia 29 agosto 2025 n. 1953).
I soggetti passivi devono presentare la dichiarazione IMU entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio. Il contribuente che abbia omesso di trasmettere la dichiarazione entro il termine ordinario ha la possibilità di mettersi in regola entro il 29 settembre 2025.
Nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 opera la sospensione del decorso dei termini previsti per le attività degli uffici degli enti impositori e degli agenti per la riscossione. Tuttavia, la portata e la valenza del richiamo al comma 2 dell'art. 2 D.Lgs. 159/2015 non è stata esaminata e valutata dalla Suprema Corte (CGT II Lombardia 6 agosto 2025 n. 1891).
Pubblicato in GU 12 agosto 2025 n. 186, il TU imposta di registro e altri tributi indiretti che entrerà in vigore dal 2026. Il nuovo Testo punta a semplificare, modernizzare e razionalizzare la materia, recependo le ultime novità normative e introducendo procedure telematiche, nuove regole sulle responsabilità, sulle agevolazioni e sulle modalità di liquidazione e versamento delle imposte.
L'Agenzia delle Entrate, nella guida sulla nuova rateizzazione, ha indicato fra gli elementi ostativi alla concessione della rateizzazione delle cartelle di pagamento la cancellazione della società dal Registro delle Imprese.
La circolare 25 luglio 2025 n. 18/D contiene una serie di indicazioni operative per gli Uffici, ma tratteggia significative conseguenze anche nei confronti dei contribuenti, derivanti dalla sentenza della Corte Costituzionale 93/2025. Alcuni aspetti dei chiarimenti dell'Agenzia delle Dogane, tuttavia, sollevano una serie di perplessità, soprattutto per il rigore, forse eccessivo, con cui sono state interpretate determinate tematiche.
La responsabilità per fatto proprio del liquidatore rientra nella sfera tipica del diritto tributario e, come tale, è soggetta a termine di decadenza e non della prescrizione. La Cassazione esclude che la posizione del liquidatore rientri nell'alveo della responsabilità civile (Cass. 23 giugno 2025 n. 16811).
Non si decade dal CPB se le imposte omesse si versano entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione: è questo il principale chiarimento fornito dalla Circ. AE 24 giugno 2025 n. 9/E. Gli altri chiarimenti riprendono quelli già forniti dall'Amministrazione Finanziaria con la precedente Circ. AE 17 settembre 2024 n. 18/E e con le FAQ emanate nel corso del 2024 e del 2025.
Nuova soglia di rilevanza penale per l'IVA all'importazione, ampio spazio alla revisione su istanza di parte per correggere gli errori evitando sanzioni e confisca e alle cause di non punibilità che consentono di escludere la sanzione penale. Le Dogane esaminano le novità introdotte dal Decreto correttivo sulle sanzioni doganali (Circ. AD 17 giugno 2025 n. 14).
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.