Le regole sul ravvedimento speciale 2018-2022 non prevedono ipotesi di decadenza specifiche, ma ancorano la decadenza del ravvedimento a quella del concordato preventivo biennale. Se si decade dal CPB si concretizza anche la decadenza dal ravvedimento, ma una ipotesi contraria non è contemplata.
Sanatoria per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e IRAP 2024 e differimento, per il 2025, dei termini di versamento del primo acconto 2025 e del saldo 2024 al 21 luglio e, quindi, 20 agosto con maggiorazione dell'0,40%, per ISA, forfetari e per i soggetti che adottano il regime di vantaggio: è quanto previsto dal DL fiscale approvato dal CdM del 12 giugno 2025.
In tema di concordato preventivo biennale, il Decreto Correttivo sposta la scadenza al 30 settembre, andando al contempo ad escludere i forfettari, dando poi la possibilità di regolarizzare gli avvisi bonari entro 60 giorni senza decadere dal CPB. Infine, stop al ravvedimento speciale e limiti agli incrementi di reddito, dal 10 al 25%, basati sugli indici ISA.
Nella riunione del 4 giugno 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione, il Disegno di Legge annuale per il mercato e la concorrenza. Il via libera definivo, invece, è arrivato per il Decreto Correttivo del concordato preventivo biennale.
Tra gli adempimenti e i versamenti in scadenza a giugno 2025, il calendario prevede il termine per il riversamento del credito R&S, per annullare il 730/2025, per l'invio della dichiarazione annuale imposta di soggiorno, per il versamento della prima rata IMU, nonché del saldo e primo acconto delle imposte sui redditi.
Nell'ambito della riforma fiscale, la bozza di Decreto Correttivo, approvata in via preliminare dal CdM il 13 marzo 2025, ha ricevuto il parere favorevole dal Parlamento che ha avanzato numerose proposte su ambiti eterogenei: dichiarazioni, concordato biennale (CPB), contenzioso, sistema sanzionatorio, dogane, IVA e imposte indirette.
Dal 15 maggio sarà possibile inviare con o senza modifiche il 730 precompilato. È tempo di valutazioni e controlli per i contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione che possono adempiere con il Modello 730 e per coloro che, seppur non obbligati alla presentazione, intendono comunque farlo per far valere detrazioni e/o deduzioni d'imposta.
Il 9 maggio 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un Decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. Il Decreto rivede l'ordinamento tributario di regioni, province e comuni. Quali sono le novità?
Con riferimento al periodo d'imposta 2024, l'Agenzia delle Entrate conferma e rafforza la disciplina fiscale relativa alle cripto-attività nel Modello Redditi Persone Fisiche, richiedendo una doppia attenzione da parte dei contribuenti: da un lato in termini di monitoraggio fiscale, dall'altro per la tassazione delle plusvalenze.
È ormai imminente la scadenza del 31 marzo 2025 per effettuare i versamenti dovuti per il perfezionamento del ravvedimento speciale per le annualità dal 2018 al 2022 da parte dei contribuenti ISA che hanno aderito al CPB per le annualità 2024 e 2025.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.