Al momento inapplicabile, il bonus giovani under 35 ha vissuto autorizzazioni, annunci, proteste e ripensamenti. In attesa di un nuovo Decreto attuativo proviamo a riepilogare l'accaduto, fino al confronto a Bruxelles sulle politiche europee sull’inserimento di giovani lavoratori avvenuto il 10 marzo 2025 tra il Ministro del Lavoro Calderone e la Vice Presidente esecutiva della Commissione Ue con delega all’occupazione.
L'esonero contributivo del 100% dei contributi aziendali previsto dal c.d. Decreto Coesione potrà essere richiesto solo per assunzioni effettuate dopo la relativa richiesta all'INPS. Nessun beneficio per i datori di lavoro che da settembre 2024 a gennaio 2025 hanno assunto giovani under 35.
Nel 2025 per l'assunzione di giovani sono previsti due incentivi contributivi, l'esonero contributivo a regime per le nuove assunzioni di giovani con meno di 30 anni di cui alla Legge di Bilancio 2018 e l'esonero contributivo per le nuove assunzioni di giovani con meno di 35 anni del Decreto Coesione, che necessita ancora di attuazione.
Arriva finalmente l'approvazione della Commissione europea alle agevolazioni contributive per le assunzioni di giovani under 35 e donne svantaggiate previste dal Decreto Coesione. Lo ha comunicato il 31 gennaio 2025 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiungendo che l'ok della Commissione europea apre la via all'approvazione dei Decreti attuativi dei bonus Giovani e Donne.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, il primo Disegno di Legge annuale sulle PMI che, tra le principali novità introdotte, prevede i "Mini Contratti di Sviluppo" per il settore Moda, le Centrali consortili per coordinare le filiere produttive, nonché una delega al Governo per il riordino normativo della disciplina dei Confidi.
Nel corso dell'iter parlamentare, il DDL di Bilancio 2025 subisce ulteriori modifiche in materia fiscale. Le principali proposte emendative riguardano l'introduzione dell'IRES premiale, la tassazione sugli extra-profitti delle banche, la riconferma del bonus elettrodomestici e il bonus 4.0 e 5.0.
In vista del prossimo esercizio, le aziende cominciano ad avviare previsioni su come evolveranno costi e ricavi. Nell’analisi dei costi la voce più rilevante è quella del costo del lavoro. Come costruire il budget del personale? Lo studio NexumStp, in una serie di articoli, esamina i principi generali per la gestione del costo del lavoro.
Il Decreto PNRR ha previsto l’esonero del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui. Si tratta di uno dei benefici per i datori del settore, insieme alle agevolazioni fiscali già previste.
Il Decreto Coesione prevede, con riferimento alla ZES unica per il Mezzogiorno, l'incremento dei benefici per l'impiego di giovani e donne e uno sgravio contributivo. Nel caso delle donne, a essere rilevante è la residenza in una Regione ZES, mentre per le altre misure conta l'unità produttiva di destinazione del neoassunto.
Il nostro ordinamento prevede due misure agevolative accomunate dallo stesso target di età: l’apprendistato professionalizzante e l’incentivo riconosciuto agli under 30. Il datore di lavoro dovrà quindi valutare attentamente le differenti peculiarità delle due agevolazioni quando si troverà nella situazione di dover procedere a un’assunzione.
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