mercoledì 29/06/2022 • 11:49
Nel corso dell'audizione del 28 giugno 2022 presso la Camera dei Deputati, in tema di conversione in legge del decreto Semplificazioni, il CNDCEC ha proposto modifiche relative a registri contabili, società tra professionisti, bonus edilizi e deduzioni IRAP sul costo del personale.
redazione Memento
Registri contabili Sulla tenuta e conservazione dei registri contabili con sistemi elettronici, il CNDCEC chiede che, oltre alla tenuta di qualsiasi registro contabile in formato elettronico, anche la loro conservazione sia in ogni caso considerata regolare se, in sede di accesso, ispezione o verifica gli stessi registri risultino aggiornati sui sistemi elettronici ed esibiti agli organi verificatori. STP Sulle società tra professionisti (STP), l'obiettivo del CNDCEC è quello di garantire alle operazioni straordinarie che interessano i soggetti che svolgono attività di lavoro autonomo lo stesso principio di neutralità fiscale previsto per le attività imprenditoriali. Inoltre, il Consiglio chiede la previsione di un regime opzionale per la determinazione del reddito secondo il criterio di cassa. Sismabonus Sul Sismabonus, il CNDCEC chiede di superare l'interpretazione restrittiva dell'Agenzia delle Entrate in base alla quale la tardiva presentazione dell'asseverazione ad inizio lavori determina sempre un effetto preclusivo del diritto a beneficiare dell'agevolazione, allineando tale effetto al termine di 90 giorni dalla fine dei lavori che caratterizza anche la disciplina relativa all'Ecobonus. Inoltre, il Consiglio propone una procedura per l'annullamento delle comunicazioni per l'opzione cessione del credito/sconto in fattura. IRAP Infine, sulle disposizioni in materia di dichiarazione IRAP, il CNDCEC precisa che le modifiche introdotte dal decreto Semplificazioni, pur semplificando a regime le modalità di deduzione dalla base imponibile dell'IRAP del costo complessivo per il personale dipendente con contratto a tempo indeterminato, prevedono una applicazione retroattiva. Ciò finisce per essere, dunque, in contrasto con le finalità di semplificazione perseguite dalla norma in quanto le dichiarazioni per il 2021 sono in corso di redazione e sovente già chiuse e trasmesse. Bisognerebbe prevedere che, per il periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto Semplificazioni, le deduzioni possano essere indicate in dichiarazione secondo le modalità vigenti anteriormente alle modifiche previste. Il Consiglio chiede, inoltre, di estendere al 1° gennaio 2023 la moratoria sulle sanzioni relative alla fatturazione delle operazioni transfrontaliere. Fonte: Audizione del 28 giugno 2022, Camera dei Deputati
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