Bonus edilizi: conto alla rovescia verso il 31 dicembre 2025

Il tema non è solo fiscale, ma finanziario e strategico. I bonus edilizi hanno inciso profondamente sul mercato immobiliare e sul sistema creditizio; oggi, con la progressiva uscita di scena delle opzioni di cessione e sconto in fattura, la parola chiave diventa gestione.

Il quadro dei bonus edilizi verso la scadenza

Alla data attuale, il panorama delle agevolazioni edilizie si presenta profondamente ridimensionato rispetto al passato. Il Superbonus, che ha rappresentato l'asse portante della politica di incentivazione, è ormai residuale e limitato a specifiche categorie e situazioni transitorie. Restano invece operative, fino al 31 dicembre 2025, alcune misure “ordinarie”:

• Bonus ristrutturazioni (detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa);
• Ecobonus per interventi di efficientamento energetico;
• Sismabonus per la riduzione del rischio sismico;
• Bonus barriere architettoniche, con regole e limiti più stringenti.

Il tratto comune è evidente: il ritorno alla detrazione IRPEF o IRES in dichiarazione, con un orizzonte di recupero pluriennale, e l'uscita quasi definitiva dal meccanismo della monetizzazione immediata del beneficio fiscale.

Fine delle opzioni e nuovo ruolo del credito d'imposta

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