
martedì 16/12/2025 • 17:27
L’INPS, con Mess. 16 dicembre 2025 n. 3804, informa che i datori di lavoro che conseguono la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2025 possono presentare domanda di riconoscimento del relativo sgravio contributivo entro il 30 aprile 2026.
redazione Memento
Dal 1° gennaio 2022 è istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione:
La certificazione avviene su base volontaria e su richiesta dell'impresa, ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale.
Le aziende che sono in possesso della certificazione della parità di genere e che sono in regola con la presentazione del rapporto sulla situazione del personale (art. 46 D.Lgs. 198/2006) hanno diritto a uno speciale esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per il periodo di validità della certificazione (c.d. premialità di parità). Tale esonero è pari all'1% nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna azienda, riparametrato e applicato su base mensile.
Come accedere allo sgravio per l'anno 2025?
in accordo con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nonché con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il presente messaggio si comunica che sul sito istituzionale www.inps.it, nella sezione denominata “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”, è stato rilasciato il modulo di istanza online “SGRAVIO PAR_GEN”, volto all'inoltro delle domande di esonero contributivo da parte dei datori di lavoro privati che conseguano la “Certificazione della parità di genere” entro il 31 dicembre 2025. Per accedere al suddetto modulo è necessario selezionare l'anno di riferimento 2025.
Al fine di garantire la possibilità di accedere all'esonero in argomento, ai datori di lavoro privati che conseguano la “Certificazione della parità di genere” entro il 31 dicembre 2025, le richieste di riconoscimento dell'agevolazione possono essere presentate fino al 30 aprile 2026. Resta fermo che, ai fini dell'ammissibilità all'esonero, fa fede la data di rilascio della certificazione, che non può in nessun caso essere successiva al 31 dicembre 2025.
I datori di lavoro privati che hanno presentato nelle precedenti campagne di acquisizione delle richieste la domanda di esonero e che siano ancora in possesso della “Certificazione della parità di genere”, non devono ripresentare domanda, in quanto, a seguito dell'accoglimento della stessa, l'esonero contributivo è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione stessa.
In caso di rinuncia o revoca della “Certificazione della parità di genere”, il datore di lavoro interessato provvederà, sotto la propria responsabilità, a darne tempestiva comunicazione all'Istituto, per mezzo della funzionalità “Contatti” del Cassetto previdenziale del contribuente, nonché tramite l'invio di una PEC all'indirizzo pariopportunita@mailbox.governo.it del Dipartimento per le Pari opportunità, in attuazione di quanto disposto dall'articolo 3, comma 6, del decreto interministeriale 20 ottobre 2022, e a sospendere la fruizione della misura autorizzata.
Come compilare la domanda
Con specifico riferimento alle modalità di compilazione della domanda telematica di autorizzazione all'esonero, si precisa che la stessa contiene le seguenti informazioni:
Va precisato che la retribuzione media mensile globale si riferisce all'ammontare complessivo delle retribuzioni medie erogate o da erogare per la totalità dei lavoratori in carico al datore di lavoro. Ad esempio, nelle ipotesi in cui il datore di lavoro abbia una forza aziendale pari a 50 lavoratori, ciascuno dei quali percepisca mediamente 2.000 euro mensili, la retribuzione media mensile globale da indicare nella domanda è pari a 100.000 euro (quindi pari a 2.000 euro medi mensili per la totalità dei 50 lavoratori in forza) e non a 2.000 euro.
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Dario Ceccato
- Founder Ceccato Tormen & PartnersRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

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