
sabato 15/11/2025 • 06:00
Entro il 1° dicembre occorre versare il secondo acconto delle imposte 2025. Gli acconti, se calcolati con metodo storico, non sono dovuti da parte di quei contribuenti che operano in regime ordinario ma che nel periodo d'imposta precedente hanno usufruito del regime forfetario.
Il 1° dicembre scade il termine di versamento del secondo acconto delle imposte 2025. I contribuenti che dopo aver applicato il regime forfetario (ex L. 190/2014) transitano al regime ordinario come devono provvedere al versamento?
Il presente contributo analizza la normativa che regola il calcolo degli acconti secondo il metodo storico e previsionale, chiarendo che chi ha applicato il regime forfetario nell'anno precedente e ne è fuoriuscito non è obbligato, secondo il metodo storico, al versamento di acconti sull'imposta sostitutiva per l'anno successivo. Viene illustrata, inoltre, la possibilità, confermata dall'Agenzia delle Entrate (Circ. AE 5 dicembre 2023 n. 32), di scomputare eventuali acconti già versati dall'IRPEF dovuta a saldo nel regime ordinario. Infine, si sottolineano gli effetti finanziari della scelta di versare o meno acconti nel primo anno di passaggio, con particolare attenzione alle implicazioni in termini di liquidità e oneri fiscali da sostenere nel periodo di transizione.
Il regime forfetario
Il regime forfetario per i lavoratori autonomi, come disciplinato dalla L. 190/2014, prevede un'imposta sostitutiva di IRPEF, IRAP e relative addizionali regionale e comunale pari al 15%.
L'imposta sostitutiva viene calcolata sulla base imponibile forfettariamente determinata; in particolare, in base all'attività svolta vengono applicati diversi coefficienti di redditività indicati nella tabella allegata alla L. 190/2014.
Senza voler in questa sede soffermarci oltre sulla disciplina del regime in oggetto si ricorda che è prevista la riduzione di un terzo dell'aliquota del 15%, ovvero l'aliquota del 5%, nel caso di inizio di “nuova attività”.
Nel rispetto dei requisiti previsti dall'art. 1 c. 65 L. 190/2014, i soggetti che iniziano l'attività possono beneficiare della riduzione di un terzo dell'aliquota d'imposta per i primi cinque anni dell'attività.
La ratio della previsione normativa, come facilmente intuibile, è favorire esclusivamente coloro che iniziano una nuova attività applicando sin dall'origine il regime forfetario (v. Risp. AE 22 novembre 2024 n. 226).
Il versamento in acconto
I versamenti dell'imposta sostitutiva prevista dal regime forfetario segue le medesime disposizioni disciplinate in materia di versamento dell'IRPEF (art. 1 c. 64 L. 190/2014); ovvero i contribuenti che applicano il regime in esame provvedono al versamento dell'imposta a titolo di acconto, in due rate annuali, e a titolo di saldo.
Anche i termini di versamento coincidono con quelli previsti per il versamento dell'IRPEF e dettati dall'art. 1 DPR 435/2001.
Il calcolo degli acconti sull'imposta sostitutiva deve essere effettuato seguendo alternativamente il metodo storico o il metodo previsionale.
Nel primo caso l'importo del singolo acconto sarà calcolato come il 50% del valore dell'imposta sostitutiva calcolata per l'anno precedente, mentre nel secondo caso, in applicazione del metodo previsionale, il calcolo degli acconti, è effettuato in ragione del reddito che il contribuente prevede di raggiungere nell'anno in corso.
Come facilmente intuibile, il calcolo degli acconti con il metodo previsionale avvantaggia i contribuenti che stimano una riduzione del proprio fatturato nell'anno in corso; in questa sede si ricorda che, in caso di applicazione del metodo previsionale, qualora il contribuente versasse acconti inferiori rispetto a quanto dovuto applicando invece il metodo storico all'imposta effettivamente dovuta nell'anno, il versamento aggiuntivo dovrà essere ravveduto.
Dunque, seguendo quanto detto, in applicazione del metodo storico, gli acconti dell'imposta sostitutiva non sono dovuti da coloro che hanno applicato il regime forfetario nel 2024 e che ne sono fuoriusciti a partire dal 2025 dal momento che per il 2025 non sarà dovuta alcuna imposta sostitutiva, in conseguenza della fuoriuscita dal regime, ma sarà dovuta l'IRPEF e le addizionali ordinarie.
La scelta da operare
Come chiarito dall'Agenzia delle Entrate con la Circ. AE 5 dicembre 2023 n. 32 risulta comunque possibile versare l'acconto, assumendo come base storica di calcolo l'importo dell'imposta sostitutiva dichiarata nell'ultimo anno di applicazione del regime forfetario, e tale importo versato a titolo di acconti potrà essere scomputato dall'IRPEF dovuta a saldo per il 2025.
Da un punto di vista meramente compilativo, nel dichiarativo annuale Redditi relativo al primo periodo di applicazione del regime ordinario gli acconti dell'imposta sostitutiva versati possono essere indicati nel rigo RN38, in colonna 4, in modo da scomputarli dall'IRPEF dovuta durante l'applicazione del regime ordinario.
Dunque, nel caso di passaggio dal regime forfetario al regime ordinario, la scelta di versare gli acconti è senz'altro di indubbio impatto in termini finanziari.
Infatti, nel caso in cui si decidesse di non versare acconti il contribuente si troverebbe durante il secondo periodo di applicazione del regime ordinario a dover versare l'intero saldo relativo al primo anno di applicazione ed in concomitanza anche gli acconti dell'anno successivo.
Quotidianopiù è anche su
WhatsApp! Clicca qui per
iscriverti gratis e seguire tutta l'informazione real time, i video e i podcast sul tuo smartphone.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
Il concordato preventivo biennale consente a imprese e professionisti di predeterminare il reddito e la base IRAP per due anni. Come calcolare e versare gli ac..
Approfondisci con
Diverse sono le modifiche che interessano i forfettari operate dalla Legge di Bilancio 2025, dalla Legge contenente “misure urgenti in tema di lavoro” e decreto legislativo che ha recepito la Direttiva 2020/285/UE sul “R..
Renato Portale
- Dottore commercialista in LeccoRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.