
giovedì 23/10/2025 • 14:30
Il Senato ha approvato il DDL annuale sulle piccole e medie imprese, la prima Legge quadro in materia di PMI. Tra le novità principali introdotte spiccano le norme sulla c.d. staffetta generazionale, quelle sulle recensioni online e quelle sulla certificazione della filiera della moda.
redazione Memento
Nella seduta mattutina di giovedì 23 ottobre, il Senato ha approvato il DDL annuale sulle piccole e medie imprese (cd. DDL PMI), la prima legge quadro in materia di PMI.
Il DDL rappresenta la prima attuazione dell'art. 18 L. 180/2011 che, per mettere in pratica la comunicazione della Commissione europea del 25 giugno 2008 riguardante le PMI, prevede che entro il 30 giugno di ogni anno il Governo presenti alle Camere un disegno di legge per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese definendo interventi ad hoc per l'anno successivo.
Nella relazione del provvedimento si ricorda che su 4,4 milioni di imprese attive in Italia, le micro imprese con meno di 10 addetti rappresentando il 95,13% del totale, contro lo 0,09% di grandi imprese.
Le novità
Il testo approvato (e ora atteso alla Camera) è quello revisionato dalla Commissione Industria del Senato, composto da 31 articoli (12 in più rispetto a quello originale). Contiene, tra l'altro:
La delega al Governo per la riforma dell'artigianato
Tra le novità introdotte durante l'esame in commissione Industria, inoltre, rientra la delega al Governo per il riordino delle normative sulle imprese artigiane.
Tra le richieste parlamentari, alcune proposte erano state avanzate con l'obiettivo di rideterminare i limiti dimensionali per la qualifica di imprese artigiane superando quelli attualmente previsti dalla legge.
Ma la questione dell'artigianato non si è conclusa con la delega. Accanto a questa, infatti, MIMIT e MEF hanno dovuto confrontarsi sull'opportunità di inserire nell'articolato, come chiesto da alcuni emendamenti, un “Fondo per il credito alle imprese artigiane e alle micro e piccole imprese”.
Le valutazioni si sono concentrate su due proposte di modifica. Da un lato quella con cui si chiedeva l'istituzione di un fondo “strutturale” con una dotazione di 10 milioni di euro a decorrere dal 2025. E dall'altro, la proposta che invece puntava a un Fondo non strutturale, ma per i soli anni 2026 e 2027 con una dotazione di 100 milioni di euro per ciascuno dei due anni.
La soluzione alla fine è ricaduta sulla formulazione di un ordine del giorno. Data la mancanza di pareri da parte del MEF, infatti, le proposte sono state convertite in un ordine del giorno con cui ci si limita ad impegnare il Governo ad “adottare tutti gli interventi utili a facilitare l'accesso al credito delle micro e piccole imprese artigiane, anche attraverso l'eventuale istituzione di un apposito fondo, al fine di incentivarne gli investimenti e la crescita”.
Fonte: Relazione illustrativa "Legge annuale sulle PMI" (DDL 1484)
Quotidianopiù è anche su
WhatsApp! Clicca qui per
iscriverti gratis e seguire tutta l'informazione real time, i video e i podcast sul tuo smartphone.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
Un emendamento al DDL PMI introduce una certificazione volontaria per le filiere della moda: l'obiettivo è quello di tracciare la catena di fornitura e gar..
Il cd. DDL PMI, prossimo all'esame parlamentare, punta a introdurre in via sperimentale una misura che incentiva il ricambio generazionale tra lavoratori in età pensioni..
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.