giovedì 09/10/2025 • 09:53
Misure e agevolazioni per gli alloggi, termini ridotti per l'ingresso di lavoratori stranieri altamente qualificati, obbligo di comunicazione della CIG percepita: sono solo alcune delle novità in tema di lavoro del testo del DDL Semplificazioni, approvato dal Senato l'8 ottobre 2025.
È stato approvato dal Senato, nella seduta pomeridiana di mercoledì 8 ottobre 2025, il disegno di legge "Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese" (DDL Semplificazioni), originariamente presentato in occasione del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2025, ma uscito a inizio ottobre dal passaggio in Commissione Affari Costituzionali con un testo sostanzialmente modificato, nonché integrato da significativi interventi in materia di lavoro e immigrazione.
Il testo si caratterizza per un approccio pragmatico volto a snellire procedure amministrative e introdurre misure di sostegno a settori strategici come il turismo e l'agricoltura, affrontando al contempo questioni cruciali relative all'inclusione sociale e alla regolarizzazione dei flussi migratori.
Ingresso dei lavoratori stranieri: nuovi obblighi e procedure semplificate
Una delle innovazioni più rilevanti contenute nel disegno di legge in esame riguarda le procedure per il rilascio dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro subordinato a cittadini extracomunitari. L'art. 4 introduce modifiche al Testo unico sull'immigrazione (D.Lgs. 286/1998) che vanno nella duplice direzione della semplificazione procedurale e del rafforzamento delle garanzie per i lavoratori.
In primo luogo, viene introdotto l'obbligo per il datore di lavoro di presentare allo sportello unico per l'immigrazione idonea documentazione relativa alla sistemazione alloggiativa del lavoratore straniero. La norma prevede semplificazioni significative per specifiche tipologie di alloggio: quando si tratti di dormitori stabili di cantiere, è sufficiente un'autocertificazione del datore di lavoro che attesti il rispetto dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa sui cantieri temporanei o mobili (allegato XIII del D.Lgs. 81/2008); nel caso di strutture alberghiere o ricettive, basta l'indicazione della denominazione della struttura ospitante.
Per quanto riguarda il contratto di soggiorno per lavoro subordinato, che deve essere stipulato dopo l'ingresso nel territorio nazionale, la garanzia di disponibilità di un alloggio da parte del datore di lavoro viene ora ancorata ai parametri minimi previsti dal decreto del Ministero della Sanità del 5 luglio 1975, in sostituzione dei più stringenti requisiti dell'edilizia residenziale pubblica. La modifica introduce criteri più flessibili, pur mantenendo standard igienico-sanitari adeguati. In merito alle fasi procedurali, per i lavoratori stranieri che abbiano partecipato a programmi di formazione professionale e civico-linguistica nei Paesi di origine, il termine per la decisione sul nulla osta al lavoro da parte dello sportello unico viene dimezzato, passando da 60 a 30 giorni.
Staff housing nel settore turistico-ricettivo: incentivi e semplificazioni
Il comparto turistico-ricettivo, inclusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, beneficia di una disciplina agevolativa specifica per la creazione o riqualificazione di alloggi destinati ai lavoratori del settore. L'art. 12 del testo in esame si inserisce nel quadro delineato dall'art. 14 DL 95/2025, che ha stanziato risorse per sostenere investimenti in staff housing e contributi per i costi di locazione.
La norma introduce importanti semplificazioni urbanistiche ed edilizie per gli interventi iniziati entro il 31 dicembre 2026. Tali interventi possono essere realizzati mediante segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), senza necessità di permesso di costruire, con un notevole snellimento burocratico. Inoltre, è consentito un incremento fino al 20% della volumetria o superficie lorda esistente, elemento questo che amplia significativamente le possibilità di intervento.
Gli alloggi così realizzati devono essere destinati ai lavoratori del settore a condizioni agevolate per un periodo non inferiore a 5 anni, con una riduzione del canone di locazione di almeno il 30% rispetto al valore medio di mercato. È previsto un vincolo decennale di destinazione d'uso, a garanzia della finalità sociale dell'intervento. Per il mutamento di destinazione d'uso funzionale all'impiego degli immobili per tali finalità, i soggetti beneficiari devono stipulare apposite convenzioni con enti o gestori di parcheggi, idonee a mitigare l'incremento del carico urbanistico derivante dalla nuova destinazione.
Ruolo delle organizzazioni datoriali nelle procedure di ingresso
Il testo del DDL approvato dal Senato prevede l'estensione alle strutture territoriali delle organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale del ruolo già riconosciuto alle organizzazioni stesse nell'ambito delle procedure per il rilascio del nulla osta al lavoro per cittadini extracomunitari.
In dettaglio, le strutture territoriali potranno effettuare la verifica dei requisiti richiesti dalla normativa vigente ai fini dell'assunzione di lavoratori stranieri, funzione in precedenza riservata all'Ispettorato nazionale del lavoro, a specifiche categorie di professionisti, ovvero alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a cui il datore di lavoro aderisca o conferisca mandato.
Per le istanze presentate dalle strutture territoriali, come già per quelle presentate dalle organizzazioni nazionali che abbiano sottoscritto apposito protocollo di intesa con il Ministero del Lavoro, non è richiesta l'asseverazione che normalmente segue l'esito positivo delle verifiche. Resta fermo l'impegno delle organizzazioni a garantire il rispetto, da parte dei propri associati, dei requisiti previsti, nonché la possibilità per l'Ispettorato nazionale del lavoro di effettuare controlli a campione.
Lavoratori altamente qualificati: riduzione dei tempi
Per i lavoratori stranieri altamente qualificati, destinatari della Carta blu UE secondo la disciplina introdotta in attuazione della Dir. UE 1883/2021, il disegno di legge introduce una significativa accelerazione procedurale: il termine per il rilascio del nulla osta al lavoro da parte dello sportello unico per l'immigrazione viene ridotto da 90 a 30 giorni. Ricordiamo che si tratta di una categoria di lavoratori non soggetta alle quote annuali stabilite dai decreti flussi, per la quale l'ordinamento prevede già condizioni di favore in ragione dell'elevata qualificazione professionale. La riduzione dei termini si inserisce pertanto in una logica di competitività internazionale per attrarre talenti, nel tentativo di rendere più rapide ed efficienti le procedure di ingresso.
Integrazione salariale e obblighi di comunicazione
È prevista una modifica alla disciplina sulle comunicazioni relative ad attività lavorative svolte da lavoratori titolari di trattamento ordinario o straordinario di integrazione salariale al di fuori del rapporto oggetto del trattamento stesso. Viene introdotto un obbligo di comunicazione del lavoratore nei confronti del datore di lavoro beneficiario dell'intervento di integrazione, da rendersi immediatamente dopo l'inizio dello svolgimento dell'attività lavorativa.
Si ricorda che il lavoratore decade dal diritto al trattamento di integrazione salariale qualora non abbia dato preventiva comunicazione all'INPS dello svolgimento di attività lavorativa diversa. Il nuovo obbligo verso il datore di lavoro si affianca a quello già esistente verso l'istituto previdenziale, ma non è posto a pena di decadenza dal trattamento. La finalità è quella di garantire maggiore trasparenza e consentire al datore di lavoro una più compiuta gestione amministrativa della cassa integrazione.
Lavoro agricolo occasionale: proroga al 2025
La disciplina transitoria che consente il ricorso alle prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura, originariamente prevista per il biennio 2023-2024 dalla legge di bilancio 2023, viene prorogata per l'anno 2025.
Si tratta di una deroga alla regola generale che vieta alle imprese del settore agricolo il ricorso al contratto di prestazione occasionale, deroga giustificata dalle peculiarità del settore e dall'esigenza di contrastare forme di irregolarità attraverso la disponibilità di strumenti contrattuali flessibili e semplificati.
Inclusione sociale delle persone con sordocecità
Il disegno di legge intende apportare modifiche significative alla L. 107/2010 in materia di diritti delle persone sordocieche, in linea con gli indirizzi del Parlamento europeo. L'intervento normativo si caratterizza per una maggiore precisione definitoria e per il riconoscimento di una specifica condizione di invalidità civile.
La nuova definizione di persone sordocieche individua coloro che presentano durature compromissioni totali o parziali combinate della vista e dell'udito, a carattere congenito o acquisito, che in interazione con barriere di diversa natura comportano difficoltà nell'orientamento, nella mobilità, nell'accesso all'informazione e alla comunicazione, ostacolando la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza. Elemento centrale della riforma è il riconoscimento che le condizioni di cecità civile e di sordità civile si sommano in quella complessiva di invalidità civile, con la conseguenza che le relative indennità devono essere percepite in forma unificata. Viene inoltre riconosciuta la condizione di invalidità civile ai soggetti nei cui confronti sia accertata la cecità civile in conseguenza della compromissione dell'udito acquisita anche dopo l'età evolutiva.
Soppressione dell'Osservatorio sul mercato del lavoro per gli impatti COVID
L'art. 72 c. 1 lett. c) abroga il comma 5 dell'art. 99 DL 34/2020, disposizione che prevedeva l'adozione di un decreto ministeriale per l'individuazione dei dati e delle amministrazioni titolari del trattamento da mettere a disposizione del Ministero del Lavoro ai fini di elaborazioni statistiche per l'Osservatorio nazionale per il mercato del lavoro.
Si ricorda che l'Osservatorio era stato istituito presso il Ministero del Lavoro proprio per monitorare gli effetti sul mercato del lavoro dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e delle misure di contenimento. L'abrogazione della disposizione relativa al decreto attuativo, mai adottato, si spiega con il superamento della fase emergenziale e con il venir meno dell'esigenza di un monitoraggio specificamente dedicato agli impatti della pandemia. Le funzioni di coordinamento dell'Osservatorio rimangono comunque attribuite, in base al DPCM 230/2023, alla Direzione generale per l'innovazione e l'organizzazione digitale, la statistica e la ricerca del Ministero del Lavoro.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
È stato pubblicato in GU n. 231 del 4 ottobre 2025 il decreto attuativo dell'agevolazione del DL Economia (DL 95/2025) che prevede la concessione di contributi vo..
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale 3 ottobre 2025 n. 230, il DL 146/2025 c.d. Decreto Flussi che prevede tempi più rapidi per i nulla osta, permessi speciali annual..
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.