giovedì 02/10/2025 • 16:40
Le detrazioni fiscali su lavori edili passano all’erede solo se ottiene la detenzione materiale e diretta dell’immobile per tutto l’anno fiscale. Niente beneficio per chi non ha subito la disponibilità dell’immobile dopo la successione (Princ. dir. AE 2 ottobre 2025 n. 7).
redazione Memento
L’Agenzia delle Entrate, con il Princ. dir. AE 2 ottobre 2025 n. 7, chiarisce il funzionamento delle detrazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio in caso di trasferimento mortis causa dell’immobile. Ai sensi dell’art. 16-bis TUIR, l’IRPEF può essere detratta per una percentuale delle spese sostenute per lavori su immobili residenziali. La detrazione viene normalmente ripartita in dieci rate annuali.
Il principio fondamentale stabilisce che, in caso di successione, la fruizione delle quote residue di detrazione si trasferisce esclusivamente all’erede che detenga materialmente e direttamente l’immobile.
Cosa succede se nessun erede detiene l’immobile all’apertura della successione?
Se al momento dell’apertura della successione l’immobile è, ad esempio, locato o concesso in comodato e quindi nessun erede ne ha la detenzione materiale e diretta, la quota di detrazione relativa all’anno del decesso non potrà essere fruita. Tuttavia, se negli anni successivi uno o più eredi acquisiscono la detenzione materiale e diretta (ad esempio, alla scadenza di un contratto di locazione), potranno usufruire delle rate residue, ma solo per gli anni in cui mantengano tale detenzione per l’intero periodo d’imposta (dal 1° gennaio al 31 dicembre).
Detenzione materiale e diretta: regola chiave
La detrazione spetta solo per i periodi d’imposta in cui l’erede (o gli eredi) detenga(no) materialmente e direttamente l’immobile, senza interruzioni nell’anno di riferimento. Se la detenzione interviene in corso d’anno, il diritto alla detrazione decorre solo dall’anno successivo.
Ripartizione tra più eredi
Se più eredi acquisiscono la detenzione in momenti diversi o la situazione muta negli anni, il diritto alla detrazione va ripartito tra loro in relazione a ciascun periodo d’imposta.
Applicazione estesa ad altri bonus
Le regole chiarite dall’Agenzia delle Entrate si applicano anche ad altre agevolazioni fiscali, come:
Il principio è che solo l’erede che detiene in modo continuativo e diretto il bene per tutto il periodo d’imposta può accedere alle detrazioni residue.
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Paolo Parisi
- Avvocato Tributario e Societario in Trento e BolognaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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