mercoledì 10/09/2025 • 14:42
Le carte prepagate per l'acquisto di carburante configurano buoni corrispettivo multiuso. L'Agenzia delle Entrate ha, inoltre, dato indicazioni in caso di avvenuta emissione di fatture per la ricarica delle stesse (Risp. AE 10 settembre 2025 n. 235).
redazione Memento
L'Agenzia delle Entrate, con Risp. AE 10 settembre 2025 n. 235, ha chiarito che le carte prepagate per l'acquisto di carburante configurano buoni corrispettivo multiuso e che l'operazione è rilevante ai fini IVA solo all'atto dell'acquisto del carburante, e non anche al momento della ricarica delle carte.
Con riferimento alla documentazione dei corrispettivi relativi alle cessioni di carburante, si rammenta che trovano oggi contemporanea applicazione:
Nel caso di specie occorre, altresì, fare riferimento al D.Lgs. 141/2018, con cui è stata data attuazione alla Dir. UE 2016/1065 recante modifiche per quanto riguarda il trattamento dei buoni corrispettivo. Per buono corrispettivo si intende uno strumento che contiene l'obbligo di essere accettato come corrispettivo o parziale corrispettivo a fronte di una cessione di beni o di una prestazione di servizi e che indica, sullo strumento medesimo o nella relativa documentazione, i beni o i servizi da cedere o prestare o le identità dei potenziali cedenti o prestatori, ivi incluse le condizioni generali di utilizzo ad esso relative.
Il buono corrispettivo è monouso se al momento della sua emissione è nota la disciplina applicabile ai fini dell'imposta sul valore aggiunto alla cessione dei beni o alla prestazione dei servizi a cui il buono corrispettivo dà diritto, mentre è multiuso se al momento della sua emissione essa non è nota.
Nel caso di specie, le carte prepagate consentono al titolare di acquistare il tipo di carburante (gasolio oppure benzina e GPL) prescelto presso l'unica stazione di servizio della società ALFA. Tuttavia, al momento dell'emissione della carta prepagata, non è nota la quantità di carburante che può essere effettivamente acquistata mediante utilizzo della carta. Tale elemento, infatti, dipende da un fattore variabile nel tempo, quale il prezzo praticato al pubblico al momento del rifornimento del carburante, soggetto a fluttuazioni legate sia all'andamento del mercato petrolifero, sia alla politica di prezzi adottata dal singolo distributore. Le carte prepagate sono, pertanto, configurabili quali buoni multiuso. L'operazione è rilevante ai fini IVA solo all'atto dell'acquisto del carburante mediante utilizzo della carta prepagata e non anche al momento della ricarica della carta.
Qualora l'istante abbia già emesso fatture per documentare le ricariche delle carte prepagate rilasciate ai propri clienti, le stesse potranno essere stornate, al fine di recuperare l'IVA indebitamente versata, mediante emissione delle note di variazione. Laddove il termine per l'emissione della nota di variazione sia già decorso, l'istante potrà fare ricorso alla restituzione dell'imposta non dovuta ex art. 30 ter DPR 633/72.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
La qualificazione di un buono come monouso dipende dal luogo della prestazione di servizi alla quale si riferisce, indipendentemente dal fatto che il buono sia oggetto d..
Approfondisci con
La Società Delta emette buoni corrispettivo multiuso ai suoi clienti. Nell’ipotesi in cui tali buoni vengano utilizzati parzialmente, qual è la procedura di calcolo della base imponibile?
Claudia Iozzo
- Dottore commercialistaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.