mercoledì 06/08/2025 • 16:17
Con Comunicato stampa 6 agosto 2025, il CNDCEC ha pubblicato un documento di ricerca che contiene criticità e spunti di riflessione in merito alla valutazione delle aziende in crisi. La stima del valore in contesti di crisi rappresenta uno dei campi di maggiore difficoltà per chi effettua valutazioni d'azienda.
redazione Memento
Il CNDCEC ha pubblicato in data 6 agosto 2025 un documento di ricerca dal titolo "Valutazione aziende in crisi: criticità e spunti di riflessione". Il lavoro, realizzato dalla Commissione di studio “Valutazione d'azienda” presieduta da Giovanni Liberatore, rientra tra le attività dell'area “Principi contabili e di valutazione”, alla quale è delegato il presidente nazionale della categoria Elbano de Nuccio.
La stima del valore in contesti di crisi rappresenta uno dei campi di maggiore difficoltà per chi effettua valutazioni d'azienda. Le aziende in crisi, rispetto alle aziende in condizioni ordinarie sono caratterizzate da un maggior profilo di rischio, correlato al fatto che il processo di risanamento passa attraverso l'attuazione di azioni correttive (ristrutturazione operativa e/o finanziaria), generalmente in discontinuità con il passato, di cui va tenuto conto nell'apprezzamento complessivo dei rischi nella costruzione della sintesi valutativa.
Nella prassi professionale, per stato di crisi si fa riferimento all'incapacità di adempiere non solo alle obbligazioni già assunte, ma anche a quelle prevedibili nel normale corso delle attività. Il passaggio da situazioni di successo/normalità a situazioni di crisi passa attraverso una fase di declino in cui l'impresa non crea valore ma lo distrugge. La definizione di stato di crisi è stata trasfusa normativamente nell'art. 2 c. 1 lett a) D.Lgs. 14/2019 come lo stato del debitore che rende probabile l'insolvenza e che si manifesta con l'inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi.
Come precisato anche nel documento OIV “La valutazione delle aziende in crisi”, l'esperto preliminarmente deve effettuare un'attenta analisi delle cause della crisi, della loro dimensione e diffusione sull'assetto strategico, gestionale, strutturale (SGS), dei tempi previsti per il turnaround e della percezione dello stato di crisi da parte di tutti gli stakeholder. Oltre all'esame delle cause, è poi necessario verificare il livello di gravità della crisi: maggiore è la gravità minori sono le alternative possibili per il recupero del valore.
Nella valutazione di aziende in crisi, come peraltro accade anche in altre fattispecie, la scelta della metodologia di stima è influenzata dal contesto di riferimento, dalla finalità dell'incarico e dalla configurazione di valore ricercata. Come meglio evidenziato nei Principi Italiani di Valutazione (PIV), la fase della scelta della metodica è successiva a quelle della formazione e dell'apprezzamento della base informativa e dell'analisi fondamentale (analisi contesto di mercato, driver di valore e loro evoluzione nel tempo, individuazione fattori di rischio e loro possibili effetti).
I capitoli del documento di ricerca analizzano:
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