mercoledì 06/08/2025 • 06:00
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un disegno di legge che introduce misure di semplificazione per le imprese. In questo contributo approfondiamo le semplificazioni in materia fiscale, tra cui la soppressione dei riferimenti normativi nelle fatture, la ripresentazione di dichiarazioni scartate e il versamento dell’imposta sostitutiva sui premi.
Il Consiglio dei ministri ha approvato d’urgenza un disegno di legge che introduce una serie di novità in diversi ambiti. Il c.d. DDL Semplificazioni interviene su specifici procedimenti amministrativi con l’obiettivo di rendere più semplice, rapido ed efficace il rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica amministrazione.
In particolare, vengono introdotte importanti misure di semplificazione in materia fiscale, come la soppressione di alcuni riferimenti normativi nelle fatture per chi usufruisce di Industria 4.0 e Transizione 5.0, misure di semplificazione in materia ambientale e di attività economiche di seguito riportate nel dettaglio.
Soppressione dei riferimenti normativi nelle fatture
L’art. 1 del DDL prevede in primo luogo misure di sostegno alle imprese in ambito fiscale, a partire dalle agevolazioni Industria 4.0 e Transizione 5.0. Nello specifico, prevede, intervenendo sull'art. 38 c. 15 DL19/2024 una riduzione degli adempimenti richiesti per quanto riguarda le fatture di acquisto dei beni agevolabili con il credito d’imposta.
In sostanza, alle imprese che cedono il bene agevolato non sarà più richiesto di dover indicare nella fattura l’indicazione del riferimento normativo. In sostituzione, dovrà essere indicato un apposito codice identificativo che sarà stabilito dall’Agenzia delle Entrate.
Questa novità dovrebbe rendere più agevole la gestione documentale per chi investe in innovazione e sostenibilità.
Ripresentazione delle dichiarazioni trasmesse telematicamente e scartate
L’art. 2 prevede l’eliminazione della sanzione nel caso di ritrasmissione tempestiva delle dichiarazioni, trasmesse telematicamente e scartate dal Fisco, entro una scadenza fissata dal MEF con apposito decreto e che dovrà essere calcolata a partire dalla data di restituzione delle ricevute con il motivo dello scarto.
Una misura che tutela le imprese da errori formali non intenzionali, purché corretti in tempi rapidi.
Versamento dell’imposta sostitutiva sui premi consistenti in beni e servizi non imponibili ai fini IVA
Il successivo art. 3 stabilisce i tempi per il versamento dell’imposta sostitutiva sui premi. L’imposta sostitutiva del 20% (di cui all’art. 19 L. 449/97) sui premi riconosciuti sotto forma di premi e servizi si potrà pagare entro 16 giorni dal pagamento del corrispettivo o dell’emissione della fattura.
Acquiescenza
L’art. 4 prevede novità inerenti alla disciplina dell’acquiescenza all’avviso di accertamento o di liquidazione, attraverso la formulazione di un’istanza di accertamento con adesione.
Il c. 1 dell'art. 15 D.Lgs. 218/97 prevede così la riduzione a 1/3 delle sanzioni previste per l’imposta di registro e l’imposta sulle successioni e donazioni se il contribuente rinuncia a impugnare l’avviso di accertamento o di liquidazione e propone un’adesione alle richieste del Fisco.
La rinuncia a impugnare l'avviso di accertamento o di liquidazione o a formulare l’istanza di accertamento con adesione può essere parziale solo se riferita a singole violazioni dotate di rilevanza autonoma contestate nel medesimo atto.
Gli artt. 3 e 4 introducono una maggiore certezza e flessibilità nella gestione dei contenziosi.
Riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale
Novità anche per le imprese agricole, con le modifiche introdotte all'art. 1 D.Lgs. 99/2004, che riguardano il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP). In particolare, l’art. 23 del disegno di legge prevede che per i primi 5 anni dalla presentazione dell’istanza per il riconoscimento non saranno richiesti i requisiti di reddito da attività agricola.
Con questo provvedimento se per un verso si prosegue nel percorso di modernizzazione della Pubblica amministrazione, dall’altro lato è indubbio si spera possa acuire il contraccolpo imposto dall’applicazione dei dazi ai prodotti italiani in export.
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Alessandra Caputo
- Dottore Commercialista e Revisore LegaleRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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