martedì 05/08/2025 • 14:38
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nell'approfondimento “Il reddito di lavoro autonomo”, evidenzia il nuovo assetto normativo fiscale previsto dalla L. 111/2023, che ha riformato il sistema di imposizione sui redditi di lavoro autonomo.
redazione Memento
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nell'approfondimento dal titolo “Il reddito di lavoro autonomo”, analizza il nuovo assetto normativo fiscale previsto dalla L. 111/2023 che ha riformato il sistema di imposizione sui redditi di lavoro autonomo.
Quadro normativo di riferimento
Con l'art. 5 D.Lgs. 192/2024, il Governo ha dato attuazione alla delega fiscale prevista dalla L. 111/2023, riformando il sistema di imposizione sui redditi di lavoro autonomo. L'obiettivo della norma è quello di offrire ai professionisti un quadro normativo più semplice, coerente e certo.
Come evidenziato nell'approfondimento, il nuovo assetto normativo mira a rendere più analitica e completa la disciplina fiscale, introducendo principi già applicati ai redditi di lavoro dipendente o d'impresa.
Principi applicabili
Trova applicazione il principio di onnicomprensività, alla base dell'art. 54 TUIR, il quale stabilisce che il reddito professionale è dato dalla differenza tra tutte le somme percepite e le spese sostenute nel periodo d'imposta.
Il decreto ha attenuato il principio stesso, ricollocando alcune voci tra i redditi di capitale o diversi e introducendo l'obbligo di tracciabilità per le spese di trasferta sostenute in Italia.
Viene confermato il principio di cassa per l'imputazione temporale, con un'importante eccezione: i compensi soggetti a ritenuta si imputano all'anno in cui il committente effettua la trattenuta, anche se percepiti successivamente dal professionista.
Ambiti di intervento del Decreto
Il D.Lgs. 192/2024 è intervenuto anche su plusvalenze, ammortamenti, deducibilità di specifici costi e sull'uso obbligatorio di strumenti tracciabili per rimborsi e riaddebiti.
Su richiesta del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, è stato inoltre introdotto un regime di neutralità fiscale per le operazioni straordinarie tra studi professionali, per favorirne la crescita strutturale in un mercato sempre più competitivo.
Criticità
La Fondazione Studi ha evidenziato che l'assenza di un coordinamento sistematico con le norme preesistenti e i successivi interventi della legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) e del cd. Decreto Fiscale (DL 84/2025) hanno generato incertezza interpretativa.
Fonte: Approfondimento Fondazione Studi Consulenti del Lavoro
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Francesca Zucconi
- Consulente del Lavoro in PaviaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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