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lunedì 14/07/2025 • 09:49

Fisco IN GAZZETTA UFFICIALE

Riporto perdite, OIC 34, costo del lavoro e affrancamento: i Decreti del MEF

Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i DM del MEF in tema di riporto delle perdite fiscali nelle operazioni di riorganizzazione infragruppo, OIC 34, maxi-deduzione del costo del lavoro e affrancamento dei saldi di rivalutazione.

a cura di

redazione Memento

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Riporto delle perdite nelle operazioni di riorganizzazione

Il riporto delle perdite fiscali nelle operazioni di riorganizzazione infragruppo è stato oggetto di una profonda revisione normativa, finalizzata a semplificare e rendere più omogenee le regole del TUIR. Il DM MEF 27 giugno 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio 2025, attuativo dell'art. 177-ter TUIR emanato in attuazione del D.Lgs. 192/2024 e integrato dal DL 84/2025, apporta modifiche rilevanti, soprattutto per fusioni, scissioni, conferimenti e trasferimenti di partecipazioni di controllo tra società appartenenti allo stesso gruppo. 

Il decreto distingue tra tre tipologie di perdite:

  • Perdite “infragruppo”: sono quelle realizzate dalla società in periodi d'imposta in cui essa e le altre società partecipanti all'operazione erano già appartenenti allo stesso gruppo, sin dall'inizio del periodo d'imposta. Solo queste possono circolare liberamente all'interno del gruppo senza subire limiti e condizioni.
  • Perdite “omologate”: sono le perdite maturate da una società prima dell'ingresso nel gruppo, che però sono state sottoposte (con esito positivo) ai limiti e condizioni di riporto (in occasione dell'ingresso nel gruppo o di una successiva operazione. Una volta “omologate”, queste perdite possono essere utilizzate senza ulteriori test in successive operazioni infragruppo.
  • Perdite “non omologate”: sono quelle maturate prima dell'ingresso nel gruppo e che non sono state sottoposte a nessun test di vitalità, patrimonio o attività principale. Queste rimangono soggette ai limiti e alle condizioni previste dalle norme sopra citate e non possono beneficiare del regime di libera circolazione.

Vedi anche: Riporto delle perdite: cosa cambia dal 2025 per le riorganizzazioni societarie del 28 giugno 2025.

OIC 34: determinazione del reddito imponibile IRES e IRAP

Con il DM MEF 27 giugno 2025 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio 2025) di coordinamento fiscale collegato all'adozione dell'OIC 34 “Ricavi”, il Ministero dell'Economia e delle Finanze interviene per regolare l'impatto delle nuove regole contabili sulla determinazione delle basi imponibili IRES e IRAP, disciplinando inoltre le conseguenze delle modifiche ai principi OIC 16 (immobilizzazioni materiali) e OIC 31 (fondi rischi e oneri) pubblicate a marzo 2024.

Il decreto si applica, in via ordinaria, ai bilanci degli esercizi aventi inizio dal 1° gennaio 2024, rivolgendosi a tutti i soggetti (esclusi quelli che optano per il regime delle micro-imprese) che adottano i principi OIC, prevedendo uno specifico coordinamento tra le nuove regole di contabilizzazione e le disposizioni fiscali del TUIR, alla luce del principio di derivazione rafforzata ex art. 83 TUIR.

Dal punto di vista fiscale, si precisa quanto segue:

  • Costi di ottenimento del contratto: sono deducibili ai sensi dell'art. 108 TUIR se iscritti tra le immobilizzazioni immateriali secondo l'OIC 34.
  • Corrispettivi variabili: le variazioni dovute a penali concorrono alla formazione del reddito nell'esercizio in cui la penale diventa certa e determinabile, con requisiti di previa imputazione a conto economico.
  • Vendite con reso: i costi relativi ai beni restituiti sono deducibili all'estinzione della passività per rimborsi futuri, con rispetto dei principi contabili e fiscali.
  • Costi di smantellamento e ripristino: se capitalizzati, rientrano nel costo fiscale dei beni e sono ammortizzabili; aggiornamenti di stima sono deducibili quando diventano certi e oggettivamente determinabili.
  • Applicazione IRAP: le regole introdotte valgono anche per la determinazione del valore della produzione netta.

Vedi anche: OIC 34: cambia la determinazione del reddito imponibile IRES e IRAP del 28 giugno 2025.

Maxi-deduzione assunzioni: applicazione del fattore di correzione nei gruppi

Il DM MEF 27 giugno 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 luglio 2025, chiarisce il calcolo della maggiorazione del costo del lavoro nel caso di società appartenenti a un gruppo coerentemente con le finalità del D.Lgs. 216/2023, istitutivo della misura agevolativa.  

Quanto alle società appartenenti a un gruppo interno, il DM MEF 25 giugno 2024 ha delineato due fasi diverse:

  • preliminarmente, le società del gruppo interno per poter fruire dell'agevolazione devono soddisfare le condizioni previste dalle norme in esame in relazione ai soggetti stand alone (i.e. incremento occupazionale dei lavoratori a tempo indeterminato e incremento occupazionale complessivo) anche a livello di gruppo, inteso come unico soggetto economico;
  • la seconda fase della determinazione della maggiorazione, invece, riguarda le modalità con cui la dinamica occupazionale delle società del gruppo interno, e, in particolare, eventuali riduzioni nette degli occupati, influenzano la determinazione del beneficio delle altre società appartenenti allo stesso gruppo.

In particolare, l'art. 1 del decreto in oggetto modifica il DM MEF 25 giugno 2024, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, relativo alla “Maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni”. 

Vedi anche: Maxi-deduzione assunzioni: applicazione del fattore di correzione nei gruppi del 30 giugno 2025.

Affrancamento dei saldi di rivalutazione

L'art. 14 D.Lgs. 192/2024 ha riaperto i termini per l'affrancamento dei saldi attivi di rivalutazione non affrancati e delle riserve in regime di sospensione di imposta (moderato o radicale) ancora sussistenti nel bilancio dell'esercizio in corso al 31.12.2023, che residuano al termine dell'esercizio in corso al 31.12.2024, previo il pagamento di un'imposta sostitutiva di IRPEF/IRES/IRAP del 10%.

Il DM MEF 27 giugno 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 luglio 2025, reca le disposizioni di attuazione del citato articolo 14 per l'affrancamento straordinario dei saldi attivi di rivalutazione non affrancati e delle riserve in sospensione di imposta ancora esistenti nel bilancio dell'esercizio in corso al 31.12.2023, che residuano al termine dell'esercizio in corso al 31.12.2024. 

Vedi anche: Pronte le disposizioni attuative dell’affrancamento dei saldi di rivalutazione del 28 giugno 2025.

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