Farmacie convenzionate e nuovo sistema di remunerazione: trattamento IVA

L'Agenzia delle Entrate, con la Risp. a Consulenza giuridica 20 giugno 2025 n. 5, si è espressa sul trattamento fiscale ai fini IVA delle diverse voci che compongono il nuovo sistema di remunerazione dell'assistenza farmaceutica convenzionata, così come introdotto dalla L. 213/2023 (Legge di Bilancio 2024).

Nel dettaglio, l'Associazione Alfa ha richiesto chiarimenti circa l'assoggettabilità ad IVA delle quote variabili e fisse (art. 1 c. 225-226) e delle quote aggiuntive per farmacie a basso fatturato (comma 227), evidenziando la necessità di una corretta e uniforme applicazione del nuovo sistema di calcolo.

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che:

• tutte le quote di remunerazione – sia fisse che variabili – spettanti alle farmacie per l'erogazione di farmaci in regime SSN costituiscono parte del corrispettivo unitario per la cessione del medicinale e, pertanto, rientrano nella base imponibile IVA;
• su tali importi trova applicazione l'aliquota IVA ridotta del 10%, come previsto dal n. 114 della Tabella A, parte terza, allegata al DPR 633/72;
• anche le quote aggiuntive riconosciute a determinate tipologie di farmacie (a basso fatturato o rurali sussidiate) concorrono a formare la base imponibile delle cessioni di farmaci e sono quindi soggette all'aliquota ridotta.

La risposta ribadisce che il corrispettivo delle cessioni al SSN viene determinato per legge e che la somma delle diverse quote rappresenta la base imponibile ai fini IVA, come confermato anche dagli esempi pratici e dalle distinte contabili illustrate dall'Associazione.

Si ricorda che la Legge di bilancio 2024, con decorrenza dal 1° marzo 2024, il sistema di remunerazione delle farmacie in convenzione con il Ssn, introducendo quote fisse e variabili. Nello specifico ha stabilito un sistema di remunerazione composto da:

• una quota variabile del 6% sul prezzo al pubblico al netto dell'IVA;
• quote fisse differenti a seconda del prezzo del farmaco;
• una quota aggiuntiva per ogni confezione di farmaco inserito nelle liste di trasparenza.

Le quote così definite costituiscono il corrispettivo spettante alla farmacia per la cessione del farmaco al Servizio sanitario nazionale. Poiché queste somme affluiscono integralmente alla farmacia cedente, rappresentano l'ammontare complessivo su cui applicare l'IVA, da considerarsi nella misura ridotta del 10%, ai sensi della normativa vigente. 

Fonte: Risp. a Consulenza giuridica 20 giugno 2025 n. 5