martedì 18/03/2025 • 06:00
Nel settore dell'autotrasporto transnazionale si prevede una nuova classificazione del rischio del singolo datore che, al crescere del livello, comporta l'intensificazione dei controlli, inoltre, si estende agli ispettori del lavoro l'accesso alla classificazione per svolgere verifiche mirate presso il datore.
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Nel settore dell'autotrasporto transnazionale stanno per entrare in vigore nuove disposizioni finalizzate a rafforzare i controlli sulle tutele garantite dall'UE ai conducenti impegnati in trasporti che interessano più Stati membri.
Le nuove regole sull'autotrasporto transnazionale sono previste dallo Schema di Decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025.
Le nuove regole introducono, da un lato, una nuova classificazione per la determinazione del livello di rischio delle aziende di trasporto.
La classificazione consente di stimare l'affidabilità del singolo datore di lavoro in merito alla capacità di rispettare le regole poste a tutela dei conducenti e della sicurezza statale. Un grado di affidabilità inferiore corrisponde a un maggior livello di rischio e al crescere del rischio crescono i controlli da parte delle autorità, anche presso le sedi stesse dei datori di lavoro.
In secondo luogo le nuove disposizioni consentono il completo accesso da parte degli Ispettorati del lavoro a tali informazioni sul rischio di ogni singolo operatore, in modo da consentire controlli più efficaci e mirati sui datori di lavoro.
Schema di decreto
Le nuove regole sull'autotrasporto transnazionale previste dallo Schema di Decreto legislativo, approvato in CdM 13 marzo 2025 modifica il D.Lgs. 27/2023. Quest'ultimo ha recepito la Direttiva (UE) 2020/1057, la quale stabilisce specifiche norme sia per la tutela dei conducenti in regime di distacco transnazionale, sia per garantire un adeguato livello di sicurezza stradale.
Il recepimento della Dir. (UE) 2020/1057 è avvenuto attraverso la modifica dei Decreti legislativi 136/2016 e 144/2008. Gli interventi su quest'ultimo Decreto hanno introdotto una nuova disciplina sui controlli per imprese, conducenti, veicoli e lavoratori mobili nel settore dell'autotrasporto con sistemi che sfruttano la cooperazione internazionale e il sistema di informazione del mercato interno (IMI), ossia un software sviluppato dalla Commissione UE che permette la gestione delle comunicazioni in maniera centralizzata, la stretta collaborazione e la mutua assistenza tra autorità degli Stati per le attività di controllo, nonché la rilevazione e la classificazione del rischio associato a ciascun datore di lavoro determinato sulla base delle infrazione rilevate nei controlli.
In tale contesto, lo schema di correttivo interviene sulle norme del DLgs. 27/2023 che hanno interessato il Dlgs. 144/2008, prevedendo l'introduzione nel Decreto del nuovo Allegato III relativo alla tabella delle infrazioni che i datori di lavoro e conducenti possono commettere, tra cui il rispetto dei tempi massimi di guida, dei riposi giornalieri e periodici, il corretto utilizzo del tachigrafo.
In particolare, il nuovo Allegato III, in attuazione della Direttiva (UE) 2024/846 il cui recepimento era previsto per il 14 febbraio 2025, contiene una tabella di possibili infrazioni stradali cui viene attribuito un livello di gravità suddiviso in quattro gradi.
Le tipologie di infrazioni previste dalla direttiva sono suddivise in 10 classi e riguardano:
L'infrazione delle regole previste nell'Allegato III consente di individuare o aggiornare il livello di rischiosità del singolo operatore e, di conseguenza, l'intensificazione dei controlli su tale soggetto nel caso il suo livello di affidabilità sia basso.
Estensione agli ispettori dei dati sulla classificazione dei rischi
L'estensione agli ispettori del lavoro delle informazioni disponibili sul sistema centralizzato di classificazione dei rischi associati a ogni singolo operatore transnazionale di autotrasporto è una novità di importante rilievo.
L'Ispettorato del lavoro, infatti, è l'autorità autorizzata a condurre i controlli sui rapporti di lavoro nel settore dell'autotrasporto presso le sedi dei datori di lavoro. L'accesso alle informazioni sul rischio di ogni singolo operatore consentirà una programmazione mirata e in funzione del livello di affidabilità del singolo operatore, conformemente con quanto previsto dalle regole dell'UE.
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