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giovedì 20/02/2025 • 11:34

Fisco Dall’Agenzia delle Entrate

Contratto di affidamento della difesa legale: imposta di bollo

L'Agenzia delle Entrate, con Risp. 20 febbraio 2025 n. 40, ha chiarito che è esente dall'imposta di bollo il contratto con cui un Comune affida a un professionista esterno l'incarico di difesa legale. Tale contratto è riconducibile al contratto d'opera intellettuale.

a cura di

redazione Memento

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Con la risposta n. 40 del 20 febbraio 2025, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che al contratto di affidamento dell'incarico di difesa legale non si applica l'imposta di bollo. Tale contratto rientra tra i contratti di lavoro e d'impiego sia individuali che collettivi di cui all'art. 25 della Tabella allegata DPR 642/72 per i quali è prevista l'esenzione dall'imposta di bollo.

Si ricorda che l'imposta di bollo è disciplinata dal DPR 642/72, che all''art. 1 dispone che sono soggetti all'imposta di bollo gli atti, i documenti e i registri indicati nell'annessa tariffa», contenuta nell'Allegato A (''Tariffa'') al suddetto decreto. L'Allegato B (''Tabella''), contiene invece l'elencazione di atti, documenti e registri esenti dall'imposta di bollo in modo assoluto.

L'art. 2 della Tariffa prevede il pagamento dell'imposta di bollo nella misura di euro 16,00 per ogni foglio per le scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie.

L'art. 25 della Tabella prevede l'esenzione in modo assoluto dall'imposta di bollo per i contratti di lavoro e d'impiego sia individuali che collettivi, contratti di locazione di fondi rustici, di colonia parziaria e di soccida di qualsiasi specie e in qualunque forma redatti.

Nel caso di specie, l'istante è un Comune che, non essendo dotato di una propria avvocatura interna per la difesa in giudizio, deve fruire dei servizi legali offerti da professionisti esterni al fine di promuovere azioni giudiziarie o di resistere in giudizio. Il Comune solitamente sottoscrive con il professionista incaricato un disciplinare per il conferimento dell'incarico nel quale sono definiti in modo dettagliato doveri e prestazioni delle parti.

Il Consiglio di Stato, con il parere del 3 agosto 2018 n. 2017, ha precisato che tali servizi possono essere inquadrati, a seconda delle esigenze delle parti, in due diverse tipologie contrattuali, in particolare il contratto d'opera intellettuale (art. 2229 c.c.) e l'appalto di servizi (art. 1655 c.c.).

Nel caso di specie, in ragione dell'intuitus personae che connota il rapporto, si ritiene che la fattispecie sia inquadrabile nell'ambito del contratto d'opera professionale. Il predetto contratto di affidamento dell'incarico di difesa legale rientra tra i contratti di lavoro e d'impiego sia individuali che collettivi di cui al citato art. 25 della Tabella allegata DPR  642/72 e non sconta l'imposta di bollo.

L'AE ha evidenziato che anche qualora il contratto fosse stato riconducibile a un appalto di servizi, l'imposta di bollo non sarebbe stata dovuta.

Fonte: Risp. AE 20 febbraio 2025 n. 40

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