X

Homepage

  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
  • Info dagli ordini
  • Podcast
  • Video
  • Rassegna stampa
  • Archivio ultime edizioni
  • Il mio archivio

Accedi ai nostri nuovi servizi

Registrati alla Newsletter

Iscriviti al canale WhatsApp

Segui il canale Spotify

Accedi ai nostri nuovi servizi
  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
Accedi ai nostri nuovi servizi
  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
  • ARGOMENTI
  • prima casa
Altro

lunedì 02/12/2024 • 16:27

Fisco Dall’Agenzia delle Entrate

Agevolazione prima casa: chiarimenti sulla fruizione per il soggetto AIRE

Un soggetto AIRE che già lavora in Italia e acquista un immobile in Italia, fruendo dell'agevolazione prima casa e impegnandosi a trasferire la residenza nel Comune dell'immobile, non può revocare la dichiarazione di trasferimento della residenza e trasferirsi nuovamente all'estero. Lo ha chiarito la Risp. AE 2 dicembre 2024 n. 238.

a cura di

redazione Memento

+ -
    • Condividi su
  • Tempo di lettura 4 min.
  • Ascolta la news 5:03
  • caricamento..

Con la risposta n. 238 del 2 dicembre 2024, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che un soggetto iscritto all'AIRE e rientrato in Italia che, al momento dell'acquisto di un immobile in Italia con l'agevolazione prima casa svolge già la propria attività lavorativa in Italia e nell'atto di acquisto si impegna a trasferire la residenza entro 18 mesi, non può fruire dell'agevolazione prima casa in quanto non risulta integrato, al momento dell'acquisto dell'immobile, il presupposto di acquirente ''trasferito all'estero per ragioni di lavoro''.

Si ricorda che i soggetti che si sono trasferiti all'estero per ragioni di lavoro possono beneficiare dell'agevolazione prima casa a condizione che l'immobile sia ubicato nel territorio del Comune in cui (Nota 2 bis lett. a tariffa parte I allegata al DPR 131/86):

  • l'acquirente ha o stabilisca entro 18 mesi dall'acquisto la propria residenza; o
  • se diverso, in quello in cui l'acquirente svolge la propria attività; o
  • se l'acquirente si è trasferito all'estero per ragioni di lavoro e abbia risieduto o svolto la propria attività in Italia per almeno 5 anni, nel Comune di nascita o in quello in cui aveva la residenza o svolgeva la propria attività prima del trasferimento. La dichiarazione di voler stabilire la residenza nel comune ove è ubicato l'immobile acquistato deve essere resa, a pena di decadenza, dall'acquirente nell'atto di acquisto.

Pertanto, possono accedere al beneficio fiscale in esame le persone fisiche che, contestualmente (Circ. AE 16 febbraio 2024 n. 3/E):

  • si siano trasferite all'estero per ragioni di lavoro. Il requisito agevolativo deve ritenersi riferibile a qualsiasi tipologia di rapporto di lavoro (non necessariamente subordinato) e deve sussistere già al momento dell'acquisto dell'immobile. Il trasferimento per ragioni di lavoro verificatosi in un momento successivo all'acquisto dell'immobile non consente, quindi, di avvalersi del beneficio fiscale in questione;
  • abbiano risieduto in Italia per almeno 5 anni, o ivi svolto, per il medesimo periodo, la loro attività, anteriormente all'acquisto dell'immobile. A tal proposito si precisa che, con detto termine, si intende ricomprendere ogni tipo di attività, ivi incluse quelle svolte senza remunerazione. Si precisa che, per la verifica del requisito temporale della residenza, nonché di quello relativo all'effettivo svolgimento in Italia della propria attività, il quinquennio non deve essere necessariamente inteso in senso continuativo;
  • abbiano acquistato l'immobile nel comune di nascita ovvero in quello in cui avevano la residenza o in cui svolgevano la propria attività prima del trasferimento.

Per fruire dell'agevolazione, devono ricorrere naturalmente anche le condizioni di cui alle lett. b) (assenza di altri diritti reali vantati su immobili ubicati nello stesso Comune) e c) (novità nel godimento dell'agevolazione) della Nota II bis.

Nel caso di specie, l'istante, trasferitosi all'estero e iscritto all'AIRE, è rientrato in Italia per motivi lavorativi e ha acquistato un immobile fruendo dell'agevolazione prima casa, impegnandosi a trasferire la residenza nel Comune in cui è ubicato l'immobile. Successivamente, l'istante fa presente di essere interessata al mantenimento della residenza all'estero e all'iscrizione all'AIRE e, dunque, per conservare le agevolazioni in esame, chiede di poter procedere alla rettifica della dichiarazione precedentemente resa in relazione al trasferimento della residenza. Come chiarito dall'AE, il mancato rispetto dell'impegno assunto in atto a trasferire la residenza, entro 18 mesi, nel Comune ove è ubicato l'immobile, comporta la decadenza dalle agevolazioni fruite per l'acquisto della prima casa.

Con la risoluzione 31 ottobre 2011 n. 105/E, è stato chiarito che laddove sia ancora pendente il termine di 18 mesi per il trasferimento della residenza, l'acquirente che si trovi nelle condizioni di non poter rispettare l'impegno assunto, anche per motivi personali, possa revocare la dichiarazione di intenti formulata nell'atto di acquisto dell'immobile, presentando un'apposita istanza all'Ufficio presso il quale l'atto è stato registrato e chiedendo la riliquidazione dell'imposta assolta in sede di registrazione, senza applicazione di sanzioni.

Fonte: Risp. AE 2 dicembre 2024 n. 238

Quotidianopiù è anche su WhatsApp! Clicca qui per iscriverti gratis e seguire tutta l'informazione real time, i video e i podcast sul tuo smartphone.

© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.

Vedi anche

Fisco DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE

Prima casa: è ammessa l'agevolazione per il riacquisto del diritto di usufrutto?

L'Agenzia delle Entrate, con Risp. 4 ottobre 2024 n. 192, ha fornito chiarimenti in tema di agevolazione prima casa, relativamente al riacquisto del dir..

a cura di

redazione Memento

Approfondisci con


Agevolazioni prima casa e residenza nel comune: vincolo formale o effettivo?

Le agevolazioni prima casa consentono un notevole abbattimento delle imposte d'atto (o IVA), ma impongono il rigoroso rispetto delle condizioni normative di fruizione. Tra le stesse è richiesto che il contribuente abbia..

di

Lia Paggi


Agevolazione prima casa: requisiti, aliquota IVA, pertinenze e nuovi acquisti agevolati

L'applicazione dell'IVA ha assunto negli anni grande rilevanza nell'edilizia. Le manovre sulle aliquote, ripetute nel tempo, hanno perseguito finalità economiche e sociali diverse, tese a favorire le imprese di costruzi..

di

Renato Portale

Registrati gratis

Per consultare integralmente tutte le news, i podcast e i video in materia di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale, la rassegna stampa del giorno e ricevere quotidianamente la tua newsletter

Iscriviti alla Newsletter

Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

Funzionalità riservata agli abbonati

Per fruire di tutte le funzionalità e consultare integralmente tutti i contenuti abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.

Trovi interessante questo video?

Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.

Ricerca Vocale

Clicca sul microfono per cominciare a registrare il messaggio.

“ ”