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sabato 27/05/2023 • 06:00

Finanziamenti Contributi a fondo perduto

Startup femminili montane: al via le domande dal 30 maggio 2023

Per promuovere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, il Dipartimento per gli affari regionali e le Autonomie ha definito le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per sostenere l'investimento delle start up innovative femminili nei comuni montani.

di Paola Sabatino - Dottore commercialista

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  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

  • caricamento..

L'agevolazione in commento è stata promossa esclusivamente per sostenere le start up innovative femminili che, com'è noto, ai sensi dell'art. 25, co. 2, DL 179/2012, sono considerate tali solo se soddisfano determinati requisiti, ossia:

  • sostengono spese in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione;
  • impiegano personale altamente qualificato;
  • sono titolari/licenziatari di almeno un brevetto o software registrato.

Oltre ai summenzionati requisiti, per poter beneficiare dell'agevolazione le startup alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei requisiti sotto descritti:

  • essere costituite da non più di sessanta mesi;
  • essere di piccola dimensione;
  • avere sede operativa, o filiale, in uno dei comuni montani presenti in Italia e sede legale sul territorio nazionale o in uno degli Stati membri dell'Unione europea o in uno degli Stati aderenti all'Accordo sullo spazio economico europeo;
  • essere costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, le cui quote del capitale sociale siano detenute in maggioranza da donne;
  • essere regolarmente iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese come start up innovativa;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato, in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa;
  • a partire dal secondo anno di attività della start up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non deve essere superiore a 5.000.000,00 di euro;
  • non deve aver distribuito utili;
  • avere, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non essere state costituite da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
  • non essere quotate in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione.

L'agevolazione

Le agevolazioni previste si sostanziano in un contributo a fondo perduto per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili e per un importo massimo ad euro 70.000,00 ai sensi e nei limiti previsti dal Regolamento de minimis.

Ma quali spese sono ammissibili?

Nello specifico, sono ammissibili i programmi di investimento mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca.

Si evidenzia che, i summenzionati programmi di investimento devono prevedere un importo complessivo di spese ammissibili non superiori a euro 100.000.

Le spese ammissibili devono essere funzionali alla realizzazione dei citati programmi d'investimento e devono avere ad oggetto l'acquisizione di:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, nuovi di fabbrica;
  • hardware e software;
  • brevetti e licenze;
  • certificazioni, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa e legate al programma d'investimento presentato;
  • consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20 per cento del totale delle spese sopra menzionate.

Sul punto sembra doveroso evidenziare che, i programmi di spesa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e l'investimento dovrà concludersi entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.

Presentazione domanda

Le domande di partecipazione, redatte in lingua italiana, devono essere compilate e trasmesse esclusivamente in via telematica, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione da INVITALIA. Alla compilazione della domanda dovrà provvedere il rappresentante legale dell'imprese richiedente, nonché gli eventuali incaricati delegati. I relativi allegati e la domanda stessa dovranno essere firmati digitalmente, a pena di nullità, dal rappresentante legale dell'impresa richiedente, la quale deve essere in possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e risultante dal Registro delle imprese.

Le domande potranno essere compilate e presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 maggio 2023. 

La concessione dei contributi è disposta con delibera da INVITALIA a seguito dell'istruttoria effettuata sulle istanze pervenute, secondo l'ordine cronologico delle domande e previa verifica dei requisiti richiesti. Si evidenzia, inoltre, che, l'erogazione del contributo è effettuata subordinatamente alla verifica della regolarità contributiva dell'impresa e alla verifica di inadempimenti, ai sensi dell'art. 48 bis DPR 602/73. Pertanto, in caso di insussistenza dei requisiti di ammissibilità previsti, INVITALIA, in qualità di soggetto gestore, procede alla trasmissione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza.

A conclusione della realizzazione del programma d'investimento, le richieste di erogazione del contributo a fondo perduto devono, a pena di decadenza dall'incentivo, essere presentate, unitamente alla documentazione prevista, esclusivamente tramite la piattaforma informatica messa a disposizione nel sito di INVITALIA, dal rappresentante legale dell'impresa beneficiaria.

Si sottolinea, infine, relativamente alla documentazione da allegare alla richiesta di erogazione, le imprese beneficiarie dovranno trasmettere:

  • copia delle fatture elettroniche relative alle spese effettuate per la realizzazione dell'investimento;
  • copia della documentazione attestante l'effettivo pagamento delle fatture tramite bonifico bancario o postale, SEPA/Ri.Ba./SDD, assegno non trasferibile, bancomat, carta di credito aziendale, accompagnata dall'evidenza della quietanza su conto corrente che attesti il trasferimento del denaro tra beneficiario e fornitori;
  • copia dell'estratto conto della banca, da cui risulti l'addebito e che mostri chiaramente l'importo, la data di pagamento, nonché la causale dello stesso;
  • dichiarazioni liberatorie dei fornitori dei beni agevolati redatte in forma di dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, corredate da copia dei documenti di riconoscimento dei dichiaranti, attestanti l'integrale pagamento del costo indicato in fattura.

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