venerdì 17/03/2023 • 06:00
Attesa la scelta dell'attuale esecutivo nel rivedere il reddito di cittadinanza, è stata istituita una specifica agevolazione per consentire un più facile reingresso nel mondo del lavoro dei percettori della misura. Analizziamo come applicare questa agevolazione e quali accorgimenti utilizzare per una sua corretta gestione.
La Legge di Bilancio 2023 (Legge 197/2022) ha introdotto per il solo anno 2023 una specifica agevolazione in favore dei datori di lavoro che intendono assumere a tempo indeterminato percettori del reddito di cittadinanza (agevolazione alternativa a quanto previsto dalla legge istitutiva del 2019).
La nuova misura agevolativa consiste nell'esonero pari al 100% dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato mensilmente.
Come tutte le agevolazioni disposte dalla Legge 197/2022, l'operatività delle stesse è rimessa alla riapertura, da parte della Commissione Europea, del c.d. temporary framework, ovvero gli aiuti di stato concessi dall'Europa a causa delle conseguenze della nota pandemia da COVID 19.
Nell'attesa delle decisioni europee, cerchiamo di capire quale agevolazione conviene maggiormente, se quella previgente di cui alla norma del 2019 o quest'ultima.
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