X

Homepage

  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
  • Info dagli ordini
  • Podcast
  • Video
  • Rassegna stampa
  • Archivio ultime edizioni
  • Il mio archivio

Scopri i nostri servizi esclusivi

Registrati alla Newsletter

Iscriviti al canale WhatsApp

Segui il canale Spotify

  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
Altro
  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
  • ARGOMENTI
  • Bonus edilizi
Altro

sabato 11/03/2023 • 06:00

Fisco Crediti edilizi

Cessione bonus edilizi: quali sono le soluzioni allo studio del Governo

Oltre 300 gli emendamenti depositati in Commissione Finanze alla Camera al decreto legge con il quale l’esecutivo ha deciso, nei giorni scorsi, di bloccare cessioni e sconti in fattura per i bonus edilizi a partire dal 17 febbraio 2023.

di Maurizio Tarantino - Avvocato

+ -
  • Tempo di lettura 5 min.
  • Ascolta la news 5:03

  • caricamento..

Con l'ultimo intervento ad opera del DL 11/2023, siamo arrivati ad un totale blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per il futuro ed al divieto di acquisto dei crediti da parte degli Enti pubblici, con una disciplina transitoria del tutto insufficiente. A seguito di ciò, in attesa della conversione in legge, sono stati presentati numerosi emendamenti al fine “riequilibrare” la normativa sulla cessione dei crediti edilizi.

Scadenza per le villette e le unifamiliari

Una delle novità che potrebbe arrivare anche prima della conclusione dell'iter parlamentare della legge di conversione del DL 11/2023, (decreto Blocca cessioni), è la proroga per la scadenza per le villette e le unifamiliari. In tal caso, fermo restando la condizione del raggiungimento del 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022, l'attuale termine del 31 marzo 2023 potrebbe essere rinviato al 30 giugno 2023.

Ripristino della cessione del credito

Si discute della possibilità di ripristinare la cessione del credito per alcune categorie e a determinate condizioni. Invero, da quanto appreso dalla stampa specializzata, le ipotesi di riapertura della cessione dei crediti/sconto in fattura - post 17 febbraio 2023, con deroga, riguarderebbero le Onlus, Iacp (case popolari), enti no profit, spese di Sismabonus nelle zone terremotate, barriere architettoniche, rigenerazione urbana.

Edilizia libera

Per i lavori in edilizia libera, per poter scegliere ancora di cedere il credito o farsi scontare la fattura sarà sufficiente un'autocertificazione del contratto. Invero, sull'argomento sono stati presentati alcuni emendamenti che chiedono di poter dimostrare l'avvio dei lavori di edilizia libera con un'autodichiarazione del professionista e di continuare a consentire la cessione dei crediti ai lavori in variante, da realizzare nell'ambito di un intervento già agevolato.

Blocco sequestri crediti

Niente sequestri per gli acquisti in buona fede. I nuovi emendamenti puntano a superare alcune delle motivazioni che hanno portato al blocco delle cessioni dopo che le sentenze della Corte di Cassazione hanno confermato la possibilità per l'Amministrazione finanziaria di disporre il sequestro preventivo dei crediti d'imposta anche se i cessionari sono estranei al reato e hanno agito in buona fede. Rimangono invece immutate - spiegano gli emendamenti - le norme in caso di dolo.

Crediti incagliati

Tra le questioni da risolvere c'è anche quella dei crediti incagliati. Come suggerito da ABI e ANCE, una delle possibilità al vaglio è quella di permettere alle banche di utilizzare i crediti in compensazione con F24 con parte dei debiti dei propri clienti e correntisti.

L'ANCE ha proposto di inserire tale misura nel testo della legge di conversione del DL 11/2023. La proposta prevede di riconoscere, in via straordinaria e temporanea, la possibilità per le banche e Poste di compensare le somme relative agli F24 della clientela con i crediti di imposta legati a bonus edilizi. Un meccanismo che, per tutelare i contratti in corso, dovrebbe essere esteso anche ai crediti d'imposta relativi ad interventi già avviati alla data del 17 febbraio. Si tratta di una misura di carattere straordinario, limitata nel tempo e nella quantità, volta ad evitare la crisi di numerose imprese che hanno praticato lo “sconto in fattura” e dei condomìni/persone fisiche che, per effettuare i lavori, hanno fatto ricorso a ingenti finanziamenti, confidando nella possibilità di poter monetizzare il credito mediante il meccanismo della cessione.

Il futuro dei bonus nell'idea dell'ANCE

Come sottolineato da ANCE- Associazione Nazionale Costruttori Edili (audizione del 7 marzo 2023 - VI Commissione Finanze- Senato della Repubblica) fermo restando l'obiettivo primario di mettere in sicurezza gli edifici e di migliorarli dal punto di vista energetico, bisogna continuare a privilegiare gli interventi di ristrutturazione di interi edifici, con obiettivi di risultato particolarmente ambiziosi, soprattutto considerati i target ambientali di riduzione delle emissioni di CO2 fissati in Europa e che l'Italia ha condiviso. Dunque, secondo l'associazione in commento, la prossima riforma dei bonus fiscali:

  • in merito alla riqualificazione energetica e sismica, dovrà favorire politiche e progetti di rigenerazione urbana di lungo periodo e dunque puntare ad un'agevolazione di carattere strutturale;
  • dovrà confermare il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura, che si sono dimostrati il vero e proprio motore del bonus, quantomeno per i soggetti a più bassa capacità reddituale che altrimenti non avrebbero potuto sostenerne il costo economico, con un approccio selettivo finalizzato anche a privilegiare gli interventi più ambiziosi:
  • dovrà garantire una sorta di finanziamento pubblico che copra l'intero costo dell'intervento a carico dei soggetti a basso reddito (cd. incapienti), e dovrebbe essere posto un limite al costo della cessione che incide pesantemente sulla redditività delle nostre imprese.

In definitiva, in attesa della conversione in legge del DL 11/2023 e, quindi, della soluzione del blocco dei crediti pregressi, appare opportuno - a parere dell'associazione - ridefinire un quadro di obbiettivi al fine di per definire gli strumenti fiscali e finanziari idonei a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione degli edifici.

Contenuto riservato agli abbonati.
Vuoi consultarlo integralmente? Abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.
Quotidianopiù è anche su WhatsApp! Clicca qui per iscriverti gratis e seguire tutta l'informazione real time, i video e i podcast sul tuo smartphone.

© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.

Vedi anche

Fisco Bonus edilizi

Blocco cessioni: le conseguenze sul mercato e le possibili soluzioni

Forte preoccupazione delle Associazioni di categoria per la situazione venutasi a creare dopo l’approvazione del decreto-legge sul blocco della cessione dei crediti poiché le n..

di Maurizio Tarantino - Avvocato

Registrati gratis

Per consultare integralmente tutte le news, i podcast e i video in materia di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale, la rassegna stampa del giorno e ricevere quotidianamente la tua newsletter

Iscriviti alla Newsletter

Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

Funzionalità riservata agli abbonati

Per fruire di tutte le funzionalità e consultare integralmente tutti i contenuti abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.

Trovi interessante questo video?

Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.

Ricerca Vocale

Clicca sul microfono per cominciare a registrare il messaggio.

“ ”