sabato 23/07/2022 • 06:00
Per fronteggiare le riflessioni economiche negative derivanti dalla crisi in Ucraina è stato istituito dal DL Aiuti un contributo a fondo perduto per le piccole e medie imprese che hanno patito perdite di fatturato. La dotazione è di 130 milioni di euro.
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Il D.L. n. 50/2022, comma 1, articolo 18 (Decreto Aiuti) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio 2022, riconosce l'erogazione di contributi a fondo perduto, per far fronte alle ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina, che si sono tradotte in perdite di fatturato derivanti dalla contrazione della domanda, dall'interruzione di contratti e progetti esistenti e dalla crisi nelle catene di approvvigionamento.
Soggetti beneficiari
Sono destinatarie del fondo, a domanda e nei limiti delle risorse disponibili, le piccole e medie imprese, diverse da quelle agricole, come definite dalla raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione europea.
Sul punto sembra opportuno evidenziare che, in base alla citata raccomandazione, la categoria delle microimprese delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da quelle che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro. Si evidenzia, inoltre, che nella categoria delle PMI si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro. Si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
Soffermandosi, sui soggetti che possono beneficiare dei fondi, quest'ultimi devono avere determinati requisiti, ossia:
Ai fini della determinazione del calo del fatturato, il comma 2, del richiamato articolo 18, chiarisce che rilevano ai sensi dell'articolo 85 comma 1) e 2) del TUIR:
Riconoscimento del fondo
È bene ricordare che, per la concessione dei contributi è prevista una dotazione di 130 milioni di euro.
Le risorse sono ripartite tra le imprese aventi diritto, riconoscendo a ciascuna di esse un importo calcolato, applicando una percentuale pari alla differenza tra l'ammontare medio dei ricavi relativi all'ultimo trimestre anteriore alla data di entrata in vigore del Decreto e l'ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019. Pertanto, sarà così determinato:
È, inoltre, previsto che i contributi, che non possono comunque superare l'ammontare massimo di euro 400.000,00 per singolo beneficiario, sono attribuiti nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01, recante “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina”. E' comunque escluso il cumulo con i benefici di cui all'articolo 29 del medesimo Decreto, il quale riconosce la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese esportatrici per fare fronte ai comprovati impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in Ucraina.
Erogazione del contributo
Con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico saranno approvate le modalità attuative di erogazione delle risorse, ivi compreso il termine di presentazione delle domande. Qualora la dotazione finanziaria non sia sufficiente a soddisfare tutte le istanze ammissibili, il Ministero dello Sviluppo Economico provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo.
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