giovedì 23/06/2022 • 13:42
Il TAR del Lazio ha respinto l'istanza cautelare avanzata da ANC, SIC e UNAGRACO in sede di ricorso per l'annullamento del provvedimento di approvazione del modello di autodichiarazione sugli aiuti di Stato.
redazione Memento
Con il comunicato stampa del 22 giugno 2022, l'Associazione Nazionale dei Commercialisti (ANC) ha comunicato che il TAR del Lazio, dopo aver accolto favorevolmente l'istanza di anticipazione al 21 giugno 2022 della discussione in sede cautelare del ricorso per l'annullamento del provvedimento di approvazione del modello di autodichiarazione sugli aiuti di Stato, non ha concesso la sospensiva, pertanto, ha deciso di procedere alla valutazione in sede di merito, la cui data non è ancora stata fissata.
Dalle motivazioni del respingimento, sottolinea l'ANC, si evince che non si è riusciti a far comprendere appieno le ragioni che hanno determinato la richiesta di sospensiva.
La decisione è arrivata con qualche ora di anticipo rispetto alla notizia della proroga al 30 novembre 2022 dell'invio dell'autodichiarazione; proroga che, comunque, per le associazioni non cambia nessuna delle motivazioni di merito che hanno determinato il ricorso. A tal proposito, si ricorda che con il provvedimento del 22 giugno 2022 n. 233822, l'Agenzia delle Entrate ha prorogato il termine di scadenza per l'invio dell'autodichiarazione che serve ad attestare che l'importo complessivo dei sostegni economici fruiti non superi i massimali indicati nella Comunicazione della Commissione europea Temporary Framework, dal 30 giugno 2022 al 30 novembre 2022. I contribuenti che si avvalgono della definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni possono inviare l'autodichiarazione entro il 30 novembre 2022 o, se successivo, entro il termine di 60 giorni dal pagamento delle somme dovute o della prima rata.
Si attende, concludono i commercialisti, l'udienza di merito e si auspica che sia fissata in tempi ragionevolmente antecedenti alla nuova scadenza. I commercialisti cercheranno di rappresentare le ragioni di chi non ritiene degno di uno Stato civile obbligare il contribuente a fornire dati e informazioni già in possesso dell'amministrazione pubblica.
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