Annullare il provvedimento con il quale è stato approvato il modello di “Dichiarazione sostitutiva di atto notorio del Temporary Framework per le misure di aiuto e sostegno all'economia nell'emergenza epidemiologica da covid-19 (c.d. Aiuti di Stato)”, in scadenza a fine mese.
È quanto richiesto dalle associazioni rappresentative dei commercialisti tramite il ricorso presentato al TAR contro l'Agenzia delle Entrate a cui si sono aggiunti numerosi professionisti da tutto il territorio nazionale, i quali hanno agito in proprio e come amministratori di società.
Per i ricorrenti, l'autodichiarazione rappresenta un “aggravio procedimentale inutile e dalle modalità articolate e complesse” considerato che i dati richiesti sono già in possesso dell'Agenzia delle Entrate la quale, non attenendosi alla richiesta del MEF di una dichiarazione sintetica attestante il non superamento dei massimali, ha elaborato un modello di otto pagine.
Nel mirino finisce anche la scadenza entro cui inviare la dichiarazione, il prossimo 30 giugno, considerata dai commercialisti “illogica” in ragione del fatto che “i dati da riportare nel modello di autodichiarazione sono quelli relativi agli aiuti ricevuti dal 1° marzo 2020 al 30 giugno 2022, un arco temporale, quindi, che si conclude il giorno stesso della scadenza, in palese violazione dello Statuto dei Diritti del Contribuente”. Secondo le prime indiscrezioni, il governo è già all'opera per concedere una dilazione dei termini ma più ristretta rispetto alle richieste, si parla, infatti, di una mini-proroga al 30 agosto o al 15 settembre.
Il ricorso delle associazioni non è l'unica iniziativa della categoria contro l'autodichiarazione, nei giorni scorsi anche il neoeletto presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ha chiesto formalmente al Governo, tramite una missiva inviata ai Ministri Franco e Giorgetti e al Direttore AE Ruffini, di prorogare la scadenza almeno fino al 31 ottobre. “Il termine del 30 giugno – si legge nella lettera di de Nuccio - è del tutto insufficiente per l'espletamento degli incarichi con la dovuta diligenza professionale, in un periodo peraltro già denso di scadenze, tra le quali, solo per citarne alcune, i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi e dell'IRAP nonché agli acconti ai fini dell'IMU”.
Si ricorda che l'autodichiarazione deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate dai soggetti beneficiari degli aiuti richiamati dall'art. 1 DM 11 dicembre 2021, in cui attestano che l'importo complessivo degli aiuti fruiti non supera i massimali di cui alla sezione 3.1 o alla sezione 3.12 della comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final, recante «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza da Covid-19», e successive modificazioni (c.d. Temporary Framework).
Nell'autodichiarazione vanno indicati anche gli eventuali importi eccedenti i massimali previsti che i beneficiari intendono volontariamente restituire o sottrarre da aiuti successivamente ricevuti per i quali vi sia capienza nei relativi massimali. Gli importi sono comprensivi degli interessi da recupero (calcolati ai sensi del Reg. CE 794/2004).
L'autodichiarazione deve essere presentata esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal contribuente oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni mediante:
- il servizio web disponibile nell'area riservata del sito internet dell'Agenzia delle Entrate;
- i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate.
Fonte: AIDC - ANC - SIC - UNAGRACO - UNGDCEC, comunicato stampa 7 giugno 2022