mercoledì 08/06/2022 • 08:09
Dal 1° luglio 2022 i forfetari che nel 2021 hanno conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a € 25.000 devono emettere fattura elettronica (art. 18, c. 2-3 del PNNR2). Poi, dal 1° gennaio 2024 l'obbligo di emissione sarà esteso a tutti, indipendentemente dal volume di ricavi o compensi.
redazione Memento
Ai contribuenti forfetari che nel terzo trimestre 2022 emettono fattura elettronica entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione, non si applica la sanzione dal 5% al 10% dei corrispettivi non documentati o non registrati per violazione di obblighi inerenti alla documentazione e alla registrazione di operazioni non imponibili, esenti, non soggette a IVA o soggette all'inversione contabile. L'emissione della fattura deve avvenire tramite il Sistema di Interscambio (SdI) già in uso per le fatture alla P.A. Le principali fasi di emissione della fattura elettronica sono: la predisposizione: il forfetario deve predisporre con pc, tablet o smartphone, la fattura in formato XML. Per tale fase, l'AE ha reso gratuitamente disponibili alcuni servizi come la procedura web sul proprio sito (portale Fatture e Corrispettivi utilizzabile con le credenziali Fisconline/Entratel, Spid o CNS), un'app utilizzabile da dispositivi mobile (FatturAE) e un software da installare su PC utilizzabile anche senza collegamento internet; la trasmissione allo SdI: il forfetario o un suo intermediario incaricato deve trasmettere il relativo file XML allo SdI; recapito al destinatario della fattura: avviene con casella Pec (rileva la data della ricevuta di consegna inviata al sistema dal gestore di Pec del soggetto ricevente), con canale accreditato Sdicoop (rileva la data indicata all'interno della response del servizio esposto dal soggetto ricevente) e con protocollo ftp (rileva la data in cui termina con successo la trasmissione del supporto). In generale, la data di ricezione è resa disponibile al destinatario, mediante apposita ricevuta, con modalità variabili in funzione del canale di ricezione della stessa. Nella ricevuta sono indicate la data e l'ora esatta in cui è avvenuta la consegna, inoltre, è riportato il nome che è stato assegnato al file dal soggetto che ha predisposto la fattura, un numero – attribuito dallo SdI – che identifica univocamente il file della fattura e un ulteriore codice – definito hash – che consente di garantire l'integrità del file stesso. L'utilizzo delle tre procedure di ricezione è cumulativo, nel senso che la scelta di una procedura non impedisce che in seguito possa essere utilizzata una procedura diversa.
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Claudia Iozzo
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