
sabato 27/12/2025 • 06:00
Le nuove risultanze catastali, con l'unificazione delle 2 unità attigue preesistenti, proposte dai coniugi con DOCFA non hanno valore retroattivo e quindi non possono incidere sulla tassazione ai fini IMU per le annualità precedenti. Così si è pronunciata la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Lombardia con sentenza 16 dicembre 2025 n. 2848.
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La nozione di “abitazione principale”
La nota sentenza della Corte costituzionale n. 209 del 13 ottobre 2022 ha riscritto la disciplina agevolativa IMU chiarendo, ai fini dell'esonero dal pagamento dell'imposta, che per abitazione principale si intende «l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente», così sostituendo la precedente disposizione secondo la quale per abitazione principale doveva intendersi «l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente».
Il caso giurisprudenziale
Un contribuente impugnava avvisi di accertamento IMU emessi dal Comune per le annualità dal 2018 al 2022, in relazione all'unità immobiliare di proprietà per la quale l'ente aveva disconosciuto l'esenzione per abitazione principale. Con il ricorso, egli chiedeva al giudice di riconoscere il diritto all'esenzione dal momento che lui e il coniuge utilizzavano le due unità immobiliari attigue, di cui erano rispettivamente proprietari, come “unica abitazione principale”. Il Comu...
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Paola Aglietta
- Dottore Commercialista e Revisore Legale in TorinoRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

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