Prima casa: il compromesso non ferma la scadenza di un anno

Il riacquisto deve essere definitivo entro 12 mesi

L'Agenzia delle Entrate ha spento le speranze di molti contribuenti che speravano in un allentamento dei rigidi termini previsti per il mantenimento dei benefici fiscali legati all'acquisto dell'abitazione principale. Con la Risp. AE 17 dicembre 2025 n. 314, l'amministrazione finanziaria ha ribadito un principio rigoroso: per evitare la decadenza dalle agevolazioni "prima casa" in caso di vendita dell'immobile prima che siano trascorsi cinque anni dal suo acquisto, è necessario stipulare l'atto traslativo della proprietà (il rogito) entro un anno esatto dall'alienazione.

La semplice stipula di un contratto preliminare (il cosiddetto "compromesso"), anche se regolarmente registrato presso l'Agenzia delle Entrate e accompagnato dal versamento delle relative imposte, non è considerata sufficiente a "bloccare" il decorso del termine annuale. Questa posizione ha un impatto significativo per i cittadini che, a causa di ritardi burocratici, difficoltà nell'erogazione dei mutui o lungaggini nei cantieri, rischiano di superare la finestra temporale dei dodici mesi prevista dalla legge.

Vendita infraquinquennale e l'efficacia del preliminare

La vicenda analizzata dall'Agenzia nasce dall'istanza di un contribuente che, nel 2021, aveva acquistato un'abitazione usufruendo dell'imposta di registro ...