OIC 13, 16, 24, 25 e 31: pubblicati gli emendamenti

L'OIC ha pubblicato le modifiche ai Principi Contabili Nazionali (PCN), un aggiornamento periodico ma di significativa rilevanza che impatta trasversalmente su diverse aree della redazione del bilancio d'esercizio. Gli emendamenti, resi noti con il Comunicato Stampa dell'8 dicembre 2025, interessano in particolare i principi OIC 13, OIC 16, OIC 24, OIC 25 e OIC 31. Le novità, applicabili ai bilanci con esercizio a partire dal 2026, offrono alle aziende la facoltà di un'applicazione anticipata già per i bilanci relativi all'esercizio 2025.

I punti focali mirano a una maggiore certezza interpretativa e a un allineamento con la prassi societaria evoluta, concentrandosi in particolare su tre aspetti chiave: la disciplina degli acquisti con opzione di rivendita (introducendo un criterio di "ragionevole certezza" per l'iscrizione in bilancio), il chiarimento sulla contabilizzazione dell'imposta sostitutiva per l'affrancamento delle riserve (con imputazione diretta al patrimonio netto), e la classificazione degli effetti di attualizzazione dei fondi oneri (con l'introduzione della nuova voce C.17-ter nel Conto Economico). Questi cambiamenti disegnano un quadro contabile più rigoroso e trasparente, fondamentale per l'analisi e la comparabilità dei bilanci.

Acquisti con opzione di Rivendita: criterio della "Ragionevole Certezza"

Una delle innovazioni più significative e trasversali riguarda la disciplina contabile degli acquisti con opzione di rivendita (c.d. put o call), tema che tocca i principi relativi alle Rimanenze, alle Immobilizzazioni Materiali e alle Immobilizzazioni Immateriali (OIC 13, OIC 16 e OIC 24).

Gli emendamenti introducono un criterio chiaro e stringente per l'iscrizione in bilancio del bene acquistato. In precedenza, la prassi poteva generare incertezze sulla titolarità sostanziale del rischio e dei benefici. La nuova norma stabilisce che il bene acquistato è iscritto in bilancio solo se la società acquirente è ragionevolmente certa che l'opzione di rivendita non verrà esercitata. Questo principio di "ragionevole certezza" deve essere applicato in modo uniforme, sia quando l'opzione di rivendita è in capo all'acquirente (opzione put), sia quando è in capo al venditore (opzione call).

• impatto contabile: se la ragionevole certezza dell'acquisto definitivo manca, il bene rimane iscritto nel bilancio del venditore;
• logica sottesa: questa precisazione mira a evitare che lo stesso bene possa figurare contemporaneamente nell'attivo di bilancio di due società e, soprattutto, a garantire che il bene venga iscritto solo quando si è verificato l'effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici, in linea con la sostanza economica dell'operazione. In sostanza, un'operazione che comporta un'elevata probabilità di ritorno del bene al venditore (anche se formalmente configurata come "acquisto") dovrà essere trattata contabilmente come un finanziamento o un contratto d'uso, e non come un trasferimento di proprietà.

Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali (OIC 24)

Un altro chiarimento importante riguarda l'OIC 24 - Immobilizzazioni immateriali, specificamente in tema di criteri di ammortamento. L'emendamento modifica il paragrafo 63 per delimitare l'uso dei ricavi come criterio di stima della quota di ammortamento per le attività che sono maggiormente sfruttate nella prima fase della loro vita utile (come, ad esempio, i diritti per lo sfruttamento di un film).

La novità è duplice e introduce due condizioni vincolanti:

• il ricorso ai ricavi è possibile solo se si utilizza il metodo di ammortamento a quote decrescenti;
• deve essere dimostrabile che i ricavi rappresentino un'approssimazione (e quindi una ragionevole proxy) dello sfruttamento effettivo dell'attività immateriale stessa.

Questa restrizione ha lo scopo di prevenire l'utilizzo improprio dei ricavi come parametro, garantendo che il piano di ammortamento rifletta fedelmente il modello di consumo dei benefici economici futuri del bene immateriale. La combinazione con il metodo a quote decrescenti assicura che un bene con sfruttamento concentrato all'inizio della vita utile sia ammortizzato più velocemente, mantenendo la coerenza tra riclassificazione economica e ammortamento.

Contabilizzazione dell'imposta sostitutiva per affrancamento riserve (OIC 25)

L'OIC 25 - Imposte sul reddito è stato aggiornato in relazione alla contabilizzazione dell'imposta sostitutiva dovuta per l'affrancamento delle riserve in sospensione di imposta.

L'imposta sostitutiva deve essere rilevata in contropartita al patrimonio netto, senza l'individuazione di una riserva specifica. Questo conferma la natura di onere imputabile direttamente alla componente patrimoniale, non transitando per il Conto Economico.

È stato chiarito anche il trattamento contabile da seguire nel caso in cui la società avesse precedentemente iscritto, in sede di rilevazione della riserva da rivalutazione, una passività per imposte differite. Questa indicazione è essenziale per gestire correttamente l'eventuale storno di passività differite in presenza dell'affrancamento.

Attualizzazione dei Fondi Oneri e nuova Voce di Conto Economico (OIC 16 e OIC 31)

Sono stati modificati l'OIC 16 - Immobilizzazioni materiali e l'OIC 31 - Fondo per rischi e oneri e trattamento di fine rapporto in materia di attualizzazione dei fondi oneri (ad esempio i fondi per smantellamento e ripristino o altri oneri futuri e certi o probabili, ma con incertezza su importo o tempistica).

La revisione chiarisce la classificazione degli effetti che derivano dal trascorrere del tempo (l'incremento del fondo dovuto al riavvicinamento della data di esborso, per effetto dell'attualizzazione) e dalla revisione del tasso di attualizzazione.

• nuova classificazione: Se tali effetti sono rilevanti (in linea con il principio di rilevanza art. 2423-ter c.c.), devono essere esplicitati in una voce ad hoc della classe C (Proventi e oneri finanziari) del Conto Economico, denominata "17-ter) effetti di attualizzazione dei fondi oneri";
• natura finanziaria: Sebbene gli effetti di attualizzazione derivino da accantonamenti (che per natura sono costi operativi), la loro origine temporale e di tasso è di natura finanziaria. La creazione di una voce separata all'interno della classe C, distinta dagli altri oneri finanziari in senso stretto, risponde all'esigenza di distinguere l'interesse di natura tecnica (dovuto al tempo) da quello derivante da rapporti di debito o credito convenzionali. Questa maggiore trasparenza migliora l'analisi della gestione finanziaria aziendale.

Decorrenza e aspetti applicativi

Gli emendamenti si applicheranno obbligatoriamente ai primi bilanci con esercizio avente inizio a partire dal 2026.

Tuttavia, il Comunicato Stampa sottolinea che le società avranno la possibilità di anticipare l'applicazione anche ai bilanci relativi all'esercizio 2025. Questa facoltà permette alle imprese di allinearsi immediatamente alle nuove disposizioni, un'opzione che potrebbe essere strategica per le aziende che intendono applicare i nuovi criteri (come la C.17-ter) per migliorare la chiarezza di bilancio sin da subito.

In conclusione, il pacchetto di modifiche OIC 2025 rappresenta un importante sforzo di manutenzione e miglioramento della normativa contabile nazionale. Le revisioni non sono solo di natura tecnica, ma impongono una maggiore sostanza economica nelle valutazioni, dalla rilevazione degli acquisti con opzione di rivendita fino alla rappresentazione degli oneri finanziari impliciti, contribuendo a un'informativa di bilancio più aderente alla realtà aziendale e più trasparente per gli stakeholder. 

Fonte: Emendamenti ai principi contabili nazionali