Errori contabili: l’imputazione fiscale delle correzioni segue quella contabile

L'anomalia della derivazione rafforzata

Il sistema impositivo italiano, in particolare per quanto concerne l'IRES, si basa storicamente su un principio di derivazione del reddito imponibile dal risultato di bilancio. Questo legame è stato rafforzato e reso più stringente attraverso l'introduzione, per specifici soggetti (inizialmente IAS/IFRS adopter e poi esteso ad altri), del principio di derivazione rafforzata all'art. 83 TUIR. Tale principio stabilisce che, ai fini IRES, i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio adottati ai sensi dei principi contabili (sia OIC che IFRS) rilevano anche fiscalmente.

Tuttavia, nonostante la sua ambizione di allineare fisco e contabilità, il principio di derivazione rafforzata ha sempre lasciato aperta una questione di fondamentale importanza pratica e teorica: come trattare fiscalmente le correzioni di errori contabili pregressi?

Gli errori contabili, per definizione, sono omissioni o inesattezze nelle scritture di bilancio dovute a errori matematici, nell'applicazione delle politiche contabili, a disattenzioni o a frodi. La loro rilevazione tardiva impone una rettifica che, in contabilità, può seguire due strade principali, a seconda della loro rilevanza:

• errori non significativi: corretti nel Conto Econom...