PMI: verso la managerializzazione tra opportunità e responsabilità

Il tessuto delle piccole e medie imprese (PMI) italiane è senza dubbio il pilastro del sistema produttivo nazionale. Tuttavia, una delle debolezze spesso evidenziate riguarda la carenza di figure manageriali qualificate che possano accompagnare queste imprese in fasi di transizione, innovazione o riorganizzazione. In tale contesto, la proposta di legge C. 2474, presentata il 20 giugno 2025 dalla deputata Letizia Giorgianni e co-firmata da vari altri deputati, intende rispondere a questa esigenza proponendo un sistema di agevolazioni fiscali per le PMI che si avvalgono di dirigenti temporanei o a progetto qualificati.

L’iniziativa nasce da un’idea dell’UNGDCEC e mira a promuovere sinergie tra professioni, impresa e politica nella logica del “fare squadra” per la competitività.
La legge ha come finalità, innanzitutto, «disciplinare e valorizzare la figura del dirigente temporaneo e a progetto quale profilo professionale idoneo per il rafforzamento della capacità gestionale, competitiva e organizzativa del sistema produttivo nazionale». In altre parole, si tratta di:

• dare riconoscimento normativo e fiscale alla figura del dirigente temporaneo/a progetto (cioè un professionista che interviene per un periodo definito in azienda, per gestire una fase o un progetto specifico);
• incentivare le PMI ad adottare questo profilo quale leva di innovazione, riorganizzazione, rilancio o gestione strategica;
• valorizzare le competenze dei professionisti, in particolare di coloro iscritti all’albo dei dottori commercialisti/esperti contabili, e più in generale favorire il ricorso a figure manageriali indipendenti;

Panoramica delle principali disposizioni della proposta di legge

Di seguito si riporta una panoramica delle principali disposizioni della proposta di legge:

• Definizione della figura del “dirigente temporaneo e a progetto” come professionista incaricato temporaneamente della gestione, o di un ramo dell’azienda, o dell’attuazione di un progetto specifico.
• Requisiti richiesti per accedere alle agevolazioni: ad esempio, il professionista deve avere almeno tre anni di esperienza in funzioni di amministrazione/direzione/controllo oppure, in alternativa, essere giovane (under 35) con laurea magistrale in scienze economico-aziendali e almeno tre anni di esperienza gestionale.
• Le PMI che intendono accedere devono stipulare contratto con il dirigente, presentare un progetto aziendale con obiettivi, piano triennale, strategia di crescita, innovazione del processo gestionale, ecc.
• Misure premianti solo in caso di risultati: viene fissato un incremento minimo dell’EBITDA dell’impresa rispetto all’ultimo esercizio precedente l’incarico. Nel dettaglio: +5 % al termine del primo esercizio, +10 % al termine del secondo, +15 % al termine del terzo.
• Agevolazione sotto forma di credito d’imposta: per le micro e piccole imprese pari al 30% della retribuzione annua erogata al dirigente temporaneo/progetto, per le medie imprese pari al 20%.
• Limite di spesa previsto: fino a 30 milioni di euro annui circa.

Perché è una proposta rilevante per i commercialisti e per le PMI

Dal punto di vista dell’UNGDCEC (e più in generale dei dottori commercialisti/esperti contabili), questa proposta risponde a più obiettivi:

• Promuove il ruolo del professionista nella gestione aziendale e nei processi di rilancio, valorizzando competenze che vanno oltre la mera consulenza tradizionale.
• Dà alle PMI uno strumento concreto (il credito d’imposta) per accedere a competenze manageriali qualificate che spesso sono fuori dal loro “raggio d’azione” per motivi di costo o di conoscenza.
• Contribuisce a colmare un gap normativo e di cultura imprenditoriale: la figura del dirigente temporaneo è ancora poco utilizzata in Italia rispetto ad altri Paesi europei.
• Sostiene le imprese in momenti critici, innovativi o di transizione, offrendo una leva fiscale e gestionale di rilievo.

Per le PMI, i vantaggi sono evidenti: accesso a know-how manageriale esterno, possibilità di gestire fasi di innovazione, riorganizzazione o crescita con un supporto qualificato, e un incentivo fiscale che riduce il costo netto dell’operazione.

Osservazioni
La proposta di legge C. 2474 segna un passo significativo verso una maggiore managerializzazione delle PMI italiane e riconosce la centralità del professionista (commercialista, esperto contabile, giovane professionista qualificato) nel processo di sviluppo aziendale.

La sinergia tra la visione dell’UNGDCEC e l’impegno politico dell’On. Letizia Giorgianni ha dato vita a una misura che potenzialmente può generare valore nel sistema produttivo nazionale. Per le aziende che vorranno cogliere quest’opportunità, sarà importante prepararsi con anticipo: predisporre un piano aziendale triennale, definire obiettivi chiari, scegliere il dirigente temporaneo a progetto più adeguato e formalizzare un contratto conforme alla legge. Per i commercialisti e gli esperti contabili, la proposta apre scenari nuovi di consulenza evoluta, con un ruolo centrale nella valutazione, nella asseverazione dei risultati e nella relazione con le imprese beneficiarie.

Resta ora da seguire l’iter parlamentare (la proposta è in esame alla VI Commissione Finanze della Camera). Quale sarà l’impatto reale? E quante imprese vi accederanno? Saranno domande a cui rispondere nei prossimi mesi, anche dal punto di vista della misurazione delle performance.

Con questo intervento, l’UNGDCEC conferma la propria missione: contribuire al rafforzamento delle competenze, alla modernizzazione delle imprese e al riconoscimento del valore del ruolo del Commercialista nel cambiamento.