Prepararsi alla Pay transparency: lavori equivalenti, retribuzione e parti sociali

Si avvicina il 2026, anno che vedrà entrare in vigore la Direttiva UE 970/2023 (cd. Pay transparency). è in particolare quella del 6 giugno la data che aziende e professionisti devono tenere d'occhio: da quel giorno, che l'Italia recepisca o meno la direttiva, le nuove norme sulla trasparenza e la parità salariale saranno direttamente applicabili anche nel nostro Paese. è quindi necessario arrivare preparati a questa importante deadline.

In questo video, l'autore esamina alcuni punti-chiave su cui le aziende possono attivarsi già da ora. In particolare:

• stabilire criteri oggettivi per la comparabilità delle mansioni, utili a dare sostanza alla nozione di "lavoro di pari valore" che è al centro della direttiva;
• esaminare nel dettaglio le diverse componenti in cui si articolano i trattamenti retributivi offerti ai propri dipendenti, includendo sia la parte fissa che quelle variabili (anche in prospettiva di adempimento agli importanti obblighi di reporting e monitoraggio);
• avviare le interlocuzioni necessarie a mettere da subito i sindacati al corrente delle attività di compliance in corso, per ridurre i rischi di incappare in segnalazioni con l'entrata in vigore della direttiva.