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venerdì 07/11/2025 • 10:47

Impresa DA ASSONIME

Cooperazione tra imprese concorrenti: guida antitrust

La Guida Assonime sulla cooperazione tra imprese concorrenti pubblicata il 6 novembre 2025 ha l’obiettivo di fornire uno strumento pratico per ricostruire il framework di regole e principi utile ai fini della valutazione antitrust.

a cura di

redazione Memento

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Assonime, con la Guida dal titolo “La cooperazione tra imprese concorrenti. Guida ai principi per la valutazione antitrust”, pubblicata il 6 novembre 2025, intende favorire una maggiore certezza giuridica per le imprese impegnate nell’innovazione e nella sostenibilità, offrendo una panoramica completa delle regole e delle prassi più attuali in materia antitrust.

Sebbene gli accordi tra concorrenti – come cartelli sui prezzi, limitazioni della produzione o ripartizione dei mercati – siano la forma più grave di restrizione della concorrenza, molte collaborazioni possono generare significative efficienze e benefici economici, consentendo alle imprese di condividere rischi, integrare competenze e penetrare nuovi mercati. Tuttavia, anche queste forme possono, in certe circostanze, limitare la concorrenza, ad esempio favorendo esiti collusivi o precludendo l’accesso a risorse fondamentali per altri operatori.

È proprio per bilanciare rischi e benefici che la disciplina europea, in particolare l’art. 101 TFUE e le relative Linee Direttrici Orizzontali (LDO) della Commissione UE, stabilisce quando un accordo di cooperazione orizzontale sia legittimo o meno. Le nuove LDO, aggiornate nel 2023, chiariscono come la cooperazione, se volta anche a obiettivi di sostenibilità, digitalizzazione o resilienza delle filiere, possa rientrare in un quadro di liceità, a patto che sia trasparente, aperta e non escludente.

Le LDO prevedono esenzioni specifiche per accordi di ricerca e sviluppo e specializzazione, fissando soglie di quota di mercato (25% per R&S, 20% per specializzazione) e vietando alcune restrizioni fondamentali come la fissazione dei prezzi o la ripartizione dei mercati.

La Guida Assonime offre inoltre criteri pratici per distinguere tra accordi legittimi e illeciti, analizzando le varie tipologie di collaborazione: dalla condivisione di infrastrutture alla negoziazione congiunta degli acquisti, dagli scambi di informazioni tra concorrenti all’adozione di standard tecnici o di sostenibilità. Significativa attenzione viene data alle modalità con cui le imprese possono ridurre i rischi antitrust, suggerendo l’uso di clean team, fiduciari e procedure di trasparenza nelle riunioni tra concorrenti.

Infine, la Guida dedica un ampio spazio agli accordi di sostenibilità, chiarendo quando possono beneficiare di un safe harbour e quali condizioni devono rispettare per non incorrere in restrizioni della concorrenza, valorizzando la compensazione dei vantaggi per i consumatori anche in termini di benefici ambientali o sociali.

Dall’inizio del nuovo mandato, la Commissione Europea ha dichiarato la sua disponibilità a sostenere in maniera proattiva determinate iniziative di cooperazione delle imprese e ha fatto una serie di passi importanti in questa direzione. Assonime ritiene auspicabile per il futuro che le imprese contino maggiormente sulla possibilità di ottenere dalla Commissione orientamenti informali, sottolineando come il self-assessment rimanga comunque la regola nella maggior parte dei casi. In tale prospettiva, i regolamenti di esenzione per categoria e le Linee Direttrici della Commissione resteranno un punto di riferimento imprescindibile per le imprese.

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