lunedì 20/10/2025 • 06:00
Il lavoro svolto da parte di un lavoratore turnista nel giorno della settimana diverso dalla domenica, normalmente fissato per il riposo settimanale, va qualificato come lavoro festivo e pertanto retribuito con le relative maggiorazioni.
Un'azienda che opera nel settore della produzione di farmaci con impianti ad alto consumo energetico impiega 4 operai addetti alla produzione che operano su turni a ciclo continuo (sette giorni su sette).
Trattasi, quindi, di dipendenti che, con una cadenza regolare, lavorano nella giornata di domenica e riposano in un giorno della settimana.
Il datore di lavoro applica il CCNL Metalmeccanici PMI Confapi.
Quali sono le modalità di gestione del lavoro di uno dei dipendenti addetti ai turni a ciclo continuo nel caso in cui debba sostituire un proprio collega nella giornata infrasettimanale fissata per il riposo?
E con che modalità andrebbe trattato, sotto il profilo retributivo, il lavoro svolto nella giornata in questione? Si può configurare come lavoro in un normale giorno settimanale o va qualificato come lavoro festivo (soggetto, quindi, alla relativa maggiorazione)?
Quadro normativo
Il riposo domenicale è disciplinato dall'art. 9 del D.Lgs. 66/2003, che prevede il diritto del lavoratore ogni 7 giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero (art. 7 D.Lgs. 66/2003). Il suddetto periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non superiore a 14 giorni.
La legge prevede che il riposo di 24 ore consecutive può essere fissato in un giorno diverso dalla domenica e può essere attuato mediante turni per il personale interessato a modelli tecnico-organizzativi di turnazione particolare ovvero addetto a specifiche attività quali, ad esempio, attività industriali ad alto assorbimento di energia elettrica o attività industriali il cui processo richieda, in tutto o in parte, lo svolgimento continuativo per ragioni tecniche.
Il Ministero del Lavoro, nella risposta ad interpello n. 26/2011, ha precisato che, nell'ipotesi in cui l'azienda adotti un modello di lavoro a turni, finalizzato ad assicurare la continuità della produzione, sia possibile per il personale coinvolto nel sistema di turnazione (compreso il personale addetto allo svolgimento di lavori preparatori, complementari o la cui presenza è obbligatoria per legge) fruire del riposo settimanale in un giorno diverso dalla domenica a prescindere dal tipo di lavorazione effettuata. Resta evidentemente fermo, ad avviso del Ministero, l'obbligo di rispettare il comma 1 del citato art. 9, secondo il quale il riposo settimanale:
Contratto collettivo
Il riposo settimanale è specificamente disciplinato anche dall'art. 30 del CCNL sopra richiamato che, in prima battuta, ribadisce il diritto del lavoratore al riposo settimanale e lo fa coincidere con la domenica.
Il CCNL prevede, inoltre, per i lavoratori che, nei casi consentiti dalla legge, lavorino la domenica, la possibilità di godere il prescritto riposo in altro giorno della settimana, che deve essere prefissato.
Allo scopo di far coincidere, per quanto possibile, il riposo settimanale con la domenica anche per i lavoratori lavoranti in turni, l'orario di lavoro decorre dal lunedì alla domenica compresa.
Il CCNL prevede, inoltre, che in caso di spostamento eccezionale del giorno di riposo prestabilito, il lavoratore ha diritto, per il lavoro prestato nel giorno in cui avrebbe dovuto godere del riposo, alla maggiorazione stabilita per il lavoro festivo.
La soluzione
Alla luce del quadro normativo sopra delineato, può concludersi che il lavoro svolto nella giornata infrasettimanale da parte di un lavoratore turnista con orario di lavoro su 7 giorni e riposo fissato in quel giorno della settimana vada qualificato come lavoro festivo e pertanto retribuito con le relative maggiorazioni.
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Paolo Patrizio
- Avvocato - Professore - Università internazionale della Pace delle Nazioni UniteRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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