venerdì 10/10/2025 • 10:53
Uncat si associa alla richiesta del consiglio di presidenza della giustizia tributaria di approfondire l'attuale proposta di geografia giudiziaria tributaria, affinché sia resa possibile l'attuazione della riforma contenuta nella L.130/2022.
redazione Memento
L'Unione nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi, con il comunicato stampa del 9 ottobre 2025, ha condiviso l'analisi e la posizione del Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria sulla proposta di revisione della geografia giudiziaria tributaria, avanzata dal Ministero dell'Economia.
La delibera approvata dal CPGT lo scorso 7 ottobre 2025 è basata su elementi oggettivi che Uncat, insieme alle Camere Tributarie locali, aveva peraltro avuto modo di segnalare nella sua audizione presso lo stesso Consiglio, soprattutto con riguardo:
a) alla mancata salvaguardia delle specificità territoriali, che dovrebbero ricomprendere parametri come popolazione residente innanzitutto, estensione territoriale, valore del contenzioso e numero degli enti impositori;
b) all'irragionevolezza dei parametri di accorpamento, visto che non è chiarito il peso ponderale dei criteri di selezione delle Corti;
c) al peso conferito ad un organico magistratuale in potenza ma oggi certamente non realistico: su 576 nuovi magistrati previsti in organico, attualmente ve ne sono solo 22, senza contare che dei 2000 giudici attuali, molti stanno per lasciare.
Appare dunque del tutto irrealistico ipotizzare che i magistrati effettivamente in servizio possano sostenere un carico di 340/370 sentenze l'anno, come la proposta MEF ipotizza.
Uncat raccomanda inoltre che i criteri ministeriali tengano conto non soltanto del numero delle partite IVA presenti sui territori – che certamente fornisce il “quadro” del tessuto economico locale ma anche dei contribuenti privati – destinatari, ad esempio, di pretese tributarie successorie, catastali, relative all'imposta di registro e ai tributi locali, il cui diritto di tutela è altrettanto sacrosanto.
Uncat dunque si associa alla richiesta del CPGT di approfondire l'attuale proposta di geografia giudiziaria tributaria, affinché sia resa possibile l'attuazione della riforma contenuta nella L. 130/2022.
Ribadisce la propria disponibilità al MEF e al CPGT a contribuire alla migliore definizione di una nuova geografia giudiziaria, condizione indispensabile per una giustizia tributaria non solo efficiente ma anche rispettosa dell'effettivo diritto di tutti contribuenti alla Giustizia anche nel settore tributario.
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Emiliano Covino
- Avvocato cassazionista, Professore aggiunto Unitus, Ricercatore Tor VergataRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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