lunedì 29/09/2025 • 12:00
La Dir. UE 2025/1892, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale UE del 26 settembre 2025, ha modificato la direttiva europea sui rifiuti (Dir. 2008/98/CE) e rappresenta sicuramente una svolta per l'economia circolare europea, ponendo le basi per un futuro più sostenibile e competitivo.
redazione Memento
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 26 settembre 2025 la Dir. UE 2025/1892, che modifica la Dir. 2008/98/CE sui rifiuti e segna un passo decisivo verso una gestione più sostenibile degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio nell'UE. Il nuovo quadro normativo mira a ridurre i rifiuti, aumentare la riciclabilità degli imballaggi e promuovere il riutilizzo, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e il piano d'azione per l'economia circolare.
Il settore tessile e il settore alimentare sono stati identificati come settori chiave su cui intervenire: entrambi sono tra i maggiori consumatori di risorse e contribuiscono in modo significativo alle esternalità ambientali negative. Ostacoli come lacune tecnologiche e carenza di finanziamenti rallentano la transizione verso modelli circolari e la decarbonizzazione, rendendo necessarie soluzioni sistemiche fondate su un approccio basato sull'intero ciclo di vita dei prodotti.
Nel comparto tessile, la strategia europea mira a contrastare il modello della fast fashion, promuovendo prodotti di qualità, duraturi e accessibili. Un punto centrale è l'introduzione di una responsabilità estesa del produttore per i prodotti tessili, con tariffe eco-modulate: i produttori saranno incentivati a progettare articoli più sostenibili e a sostenere direttamente attività di raccolta, riutilizzo e riciclaggio. Parte dei contributi dovrà essere destinata a misure di prevenzione dei rifiuti e al riuso, favorendo la valorizzazione dei prodotti tessili a base biologica.
Anche la lotta allo spreco alimentare rientra tra le priorità: finora gli interventi si sono concentrati sulla sensibilizzazione, ma la direttiva invita gli Stati membri a implementare azioni concrete per indurre reali cambiamenti nei comportamenti, adattando le misure alle specificità regionali e coinvolgendo cittadini, imprese e istituzioni.
Questa direttiva rappresenta sicuramente una svolta per l'economia circolare europea, ponendo le basi per un futuro più sostenibile e competitivo.
Fonte: Dir. UE 2025/1825 (GUE 26 settembre 2025)
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Marco Peirolo
- Dottore commercialista e componente della Commissione IVA e altre imposte indirette CNDCECRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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