giovedì 21/08/2025 • 15:00
Il trasferimento delle branch estere da Beta ad Alfa S.p.A., senza immediata opzione branch exemption, avviene in continuità di valori fiscali. La riserva IFRS 2 generata dalla conversione dei crediti è tassata integralmente in assenza di dichiarazioni dei creditori e la sua distribuzione ai soci è considerata utile ai fini fiscali (Risp. AE 21 agosto 2025 n. 221).
redazione Memento
Nel contesto di un programma di risanamento, Alfa S.p.A. e Beta S.p.A. hanno affrontato un percorso di concordato preventivo in continuità aziendale con importanti risvolti fiscali. Beta, attiva in Italia e all'estero tramite branch (stabili organizzazioni), aveva optato per il regime di branch exemption ai sensi dell'art. 168 ter TUIR.
A seguito dell'omologa del concordato, Alfa ha sostenuto Beta con un aumento di capitale volto a coprire debiti prededucibili e privilegiati e a favorire la continuità aziendale. La soddisfazione dei creditori chirografari è avvenuta tramite l'assegnazione di nuove azioni Beta e strumenti finanziari partecipativi (SFP), strumenti che garantivano proventi collegati alla liquidazione del patrimonio destinato.
Una successiva scissione parziale proporzionale ha trasferito tutte le branch detenute da Beta ad Alfa, comportando una serie di interrogativi sulla valorizzazione fiscale delle attività e passività e sulle conseguenze in materia di IRES e IRAP. In particolare, si è discusso se il trasferimento dovesse seguire il valore di mercato (art. 110 c. 7 TUIR) o la continuità dei valori fiscali, specialmente in assenza di immediata opzione per il regime BEX da parte di Alfa.
Un altro aspetto chiave è stato la gestione della riserva IFRS 2, costituita per la copertura delle posizioni creditorie e chiusa al momento della conversione dei crediti in SFP/azioni. Si è sottolineato come la riserva mantenga la natura di capitale, rilevante per l'aumento del capitale sociale e la determinazione della riserva sovrapprezzo.
L'Agenzia delle Entrate, co la Risp. AE 21 agosto 2025 n. 221, ha chiarito che, in assenza di dichiarazione sostitutiva di atto notorio sul valore fiscale dei crediti da parte dei creditori, la sopravvenienza attiva viene tassata interamente. Inoltre, la distribuzione di riserve formate a seguito della conversione dei crediti deve essere considerata, ai fini fiscali, come distribuzione di utili, indipendentemente dal valore fiscale delle partecipazioni in capo ai soci.
Sul piano IRAP, il valore delle attività e passività da branch rientrate in regime di tassazione mondiale coincide con quello contabile. I componenti positivi o negativi di reddito delle branch, maturati in regime BEX ma divenuti rilevanti dopo la fuoriuscita dal regime, seguono le regole ordinarie della società madre.
In sintesi, la vicenda di Alfa e Beta S.p.A. rappresenta un esempio di gestione complessa delle operazioni straordinarie in ambito fiscale, con particolare attenzione alla neutralità fiscale, alle modalità di trattamento delle sopravvenienze attive e alla tutela contro la doppia imposizione.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
Nel caso di società che esercitano l'opzione branch exemption (BEX) e trasferiscono la propria residenza fiscale all'estero,..
redazione Memento
Approfondisci con
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che il mancato esercizio dell'opzione per l'adesione al regime di branch exemption (art. 168–ter TUIR) non è sanabile mediante il ricorso all'istituto della remissione in bonis, in qu..
Francesca Moretti
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.