mercoledì 06/08/2025 • 13:58
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, a maggioranza, ha dato l'ok allo schema del Decreto Flussi 2026, che disciplinerà quote e modalità di ingresso di lavoratori stranieri fino al 2028: il parere è corredato anche da una serie di osservazioni e proposte emendative.
redazione Memento
La Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province Autonome, con proprio parere, ha espresso la propria posizione sullo schema di DPCM recante in tea di “Programmazione dei flussi d'ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028” (cd. Decreto Flussi 2026).
La Conferenza ha espresso parere favorevole a maggioranza (con il voto contrario delle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna) e presentato le osservazioni e le proposte emendative di seguito riportate.
Settori di richiesta flussi
Per la Conferenza, sarebbe opportuno specificare tutti i codici ATECO validi per le richieste di verifica indisponibilità.
A fronte del notevole ampliamento dei settori ATECO di riferimento per i datori di lavoro è prevedibile un deciso incremento di richieste di verifica sui Centri per l'impiego.
Al momento in merito agli adempimenti dei Centri per l'impiego il riferimento tecnico è una nota ANPAL (Nota ANPAL 20 dicembre 2022 n.17273) che necessita di un sostanziale aggiornamento in allineamento alle nuove indicazioni e alle modifiche procedurali.
Ingressi fuori quota
La Conferenza ritiene fondamentale il potenziamento degli strumenti di formazione nei Paesi di origine per favorire l'ingresso e l'integrazione dei lavoratori stranieri. Occorre prevedere modalità esplicite per il monitoraggio delle organizzazioni che operano sulla formazione linguistica e professionale nei Paesi di provenienza e per un efficace coordinamento con le ambasciate italiane presenti in tali Paesi.
Termini per la presentazione delle domande
La Conferenza evidenzia le persistenti criticità connesse al meccanismo del "click day", che concentra le presentazioni delle domande e genera disagi e difficoltà di gestione. Si rileva altresì che i tempi procedurali effettivi per la conclusione del procedimento e la stipula del contratto di soggiorno risultano spesso incompatibili con le esigenze non derogabili di fabbisogno di personale, in particolare nel settore stagionale.
Si suggerisce un'analisi basata su dati reali per identificare soluzioni che concilino la gestione dei flussi con le tempistiche del mercato del lavoro.
Monitoraggio e valutazione degli ingressi effettivi
Si suggerisce di effettuare il monitoraggio degli ingressi di lavoratori stranieri che si sono effettivamente tradotti in contratti di lavoro sottoscritti sul territorio nazionale, al fine di valutare l'efficacia della programmazione dei flussi rispetto all'effettivo fabbisogno del mercato del lavoro e alla capacità di inserimento e accoglienza delle comunità locali.
Tale emendamento mira a integrare il processo di ripartizione delle quote con un meccanismo di monitoraggio ex-post dell'effettiva traduzione degli ingressi autorizzati in posizioni lavorative.
Verifica indisponibilità lavoratore nazionale
La Conferenza rileva che la procedura di verifica dell'indisponibilità di un lavoratore presente sul territorio nazionale, si configura spesso come un mero adempimento formale e oneroso per i datori di lavoro e i Centri per l'Impiego. Si suggerisce di rivalutare la finalità e le modalità di tale verifica, considerando che la richiesta di personale dall'estero si basa spesso sulla documentata impossibilità di reperire manodopera localmente per specifiche mansioni.
Si raccomanda che la circolare attuativa o futuri interventi normativi prevedano una semplificazione o una revisione radicale di tale procedura.
Autocertificazione del datore di lavoro
Si chiede una revisione del modello di richiesta di personale con:
Ulteriori osservazioni e richieste
Sono state formulate inoltre le seguenti osservazioni e richieste:
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Francesco Geria
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