giovedì 31/07/2025 • 11:44
Con il Comunicato stampa 30 luglio 2025, il Garante Privacy ha lanciato un allarme e invitato gli utenti a valutare con attenzione l’opportunità di procedere alla condivisione di dati di carattere sanitario con i fornitori di servizi di intelligenza artificiale generativa.
redazione Memento
È sempre più diffusa la prassi di caricare analisi cliniche, radiografie e altri referti medici sulle piattaforme di intelligenza artificiale generativa chiedendo interpretazioni e diagnosi.
Si tratta di un fenomeno allarmante sia per il rischio di perdita di controllo su dati sanitari sia per il rischio che le soluzioni di intelligenza artificiale forniscano indicazioni errate, non essendo specificamente progettate per generare queste risposte.
Il Garante della privacy, con il comunicato stampa del 30 luglio 2025, ha lanciato un allarme e invitato gli utenti di tali piattaforme a valutare con attenzione l’opportunità di procedere alla condivisione di dati di carattere sanitario con i fornitori di servizi di intelligenza artificiale generativa e di fare affidamento sulle risposte generate automaticamente da tali servizi, risposte che dovrebbero sempre essere verificate con un professionista medico.
In particolare, il Garante richiama l’attenzione sull’opportunità di leggere le informative sulla privacy che i gestori delle piattaforme hanno l’obbligo di pubblicare al fine di verificare se i dati sanitari contenuti negli esami clinici caricati online ai fini della richiesta di interpretazione e/o diagnosi siano destinati a essere cancellati a seguito della richiesta medesima, in un momento successivo o a essere conservati dal gestore del servizio ai fini dell’addestramento dei propri algoritmi.
Il Garante richiama quindi l’attenzione sull’importanza, riconosciuta sia dal Regolamento europeo sull’IA sia dal Consiglio Superiore di Sanità, di garantire sempre un’intermediazione umana qualificata nell’elaborazione dei dati sanitari tramite sistemi di IA.
La “supervisione umana qualificata”, tra l’altro, deve essere garantita in tutte le fasi del ciclo di vita del sistema di IA: dallo sviluppo all’addestramento, fino ai test e alla convalida, prima della sua immissione sul mercato o nel suo utilizzo.
Il Garante richiama, infine, gli sviluppatori dei sistemi di IA e gli operatori del settore sanitario sui rischi che comporta il fenomeno della raccolta massiva di dati personali dal web per finalità di addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa che sono stati evidenziati in un documento pubblicato a maggio 2024 sul web scraping
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