giovedì 31/07/2025 • 16:00
Quotidianopiù pubblica, in versione integrale, gli atti dei primi "Stati Generali della salute e sicurezza sul lavoro" organizzati dalla Camera dei Deputati a ottobre 2024: un momento di straordinaria rilevanza istituzionale, normativa e culturale, consultabile e scaricabile gratuitamente.
Nel mese di ottobre 2024 si è svolto, presso la Camera dei Deputati, il primo evento nazionale dal titolo “Stati Generali della salute e sicurezza sul lavoro”, promosso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, presieduta dall’On. Chiara Gribaudo. L’iniziativa ha rappresentato un momento di straordinaria rilevanza istituzionale, normativa e culturale, per la profondità delle riflessioni offerte, per la qualità dei contributi raccolti e l’autorevolezza dei soggetti coinvolti.
I lavori degli Stati Generali
Alla cerimonia inaugurale, tenutasi nella Sala della Regina, ha preso parte il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cui presenza ha conferito all’iniziativa il più alto valore istituzionale.
Il Presidente della Camera dei deputati, On. Lorenzo Fontana, ha accolto i partecipanti evidenziando l’urgenza di un intervento organico e permanente sul tema della prevenzione, affermando con fermezza che la frequenza degli infortuni e delle morti sul lavoro esprime una crisi della legalità e una ferita intollerabile per la Repubblica.
La Presidente della Commissione d’inchiesta On. Chiara Gribaudo, oltre a presentare l’evento, ha incentrato il suo intervento sull’importanza della cultura della sicurezza soprattutto in relazione a tutte le condizioni che possono ridurla, su tutte i carichi eccessivi di lavoro e la precarietà, dalla somministrazione selvaggia agli appalti al ribasso. Nelle conclusioni ha rivolto un accorato appello a tutti i presenti, chiedendo uno slancio a tutti i presenti per l’obiettivo comune della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, che deve comportare un impegno per tutti: dalle imprese, allo Stato, alle parti sociali, ai lavoratori, alla politica tutta.
Particolarmente significativo è risultato il contributo del Commissario europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali, Nicolas Schmit, il quale ha ribadito il ruolo dell’Unione europea nel definire standard comuni e strumenti di monitoraggio in grado di promuovere un modello sociale fondato sulla dignità della persona, sul rispetto dei diritti fondamentali e sulla qualità dell’occupazione. Secondo Schmit, la dimensione della sicurezza non può risultare separata da quella dello sviluppo: progresso economico, innovazione tecnologica e competitività acquisiscono legittimità soltanto se accompagnati da condizioni di lavoro sicure, stabili e rispettose della persona.
La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha evidenziato l’impegno del Governo nella promozione di politiche integrate di prevenzione, fondando l’azione pubblica su tre direttrici principali: potenziamento della formazione, rafforzamento delle strutture ispettive e sostegno all’adozione di tecnologie predittive e strumenti digitali all’interno dei contesti produttivi.
Nel corso delle tre giornate si sono alternati panel tematici, ospitati nella Sala della Lupa, che hanno coinvolto i vertici dell’INAIL, dell’INPS, dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, delle procure, delle autorità locali, delle forze dell’ordine, delle Regioni e degli enti bilaterali, nonché rappresentanti del mondo accademico e delle principali sigle sindacali e datoriali. Sono state inoltre previsti tavoli tematici che permettevano discussioni più aperte. Ciascuna sessione e ciascun tavolo hanno avuto ad oggetto una specifica declinazione del concetto di sicurezza: dalle azioni che possono mettere in campo gli enti ispettivi e gli enti locali, alla prevenzione dei rischi nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura, all’intelligenza artificiale, al rischio aggressioni e molestie.
Particolare rilievo ha assunto la sessione dedicata alle vittime e ai familiari, che ha consentito di inserire il fattore umano all’interno di una cornice istituzionale e giuridica, restituendo voce, visibilità e dignità a coloro che subiscono le conseguenze più drammatiche delle omissioni e delle disfunzioni in materia di sicurezza. Tale momento ha prodotto un rafforzamento del vincolo etico tra la riflessione giuridica e la realtà concreta, chiarendo che la tutela della salute rappresenta non solo una categoria normativa, bensì un valore irrinunciabile della convivenza civile.
DOWNLOAD: Stati Generali Salute e sicurezza sul lavoro - Camera dei Deputati, 29 - 31 ottobre 2024 (PDF) |
La pubblicazione degli atti
Alla luce dell’intensità e della qualità dei contributi offerti, si è ritenuto di procedere alla pubblicazione integrale degli atti, che ha l’obiettivo di restituire sistematicità, visibilità e continuità a un percorso di conoscenza, responsabilità e trasformazione.
Il volume si rivolge a una pluralità di destinatari: operatori del diritto, tecnici della sicurezza, dirigenti pubblici, formatori, decisori politici, amministratori locali e soggetti attivi nelle politiche del lavoro. Ogni contributo concorre alla costruzione di un sapere condiviso, orientato alla realizzazione del principio secondo cui la sicurezza costituisce condizione imprescindibile per la piena attuazione del diritto al lavoro.
Gli atti degli Stati Generali tracciano un quadro composito e veritiero delle condizioni del lavoro in Italia, offrendo una lettura multidisciplinare e integrata delle sfide attuali. La Commissione parlamentare, promotrice dell’evento, ha inteso fornire uno strumento di lavoro concreto, utile all’elaborazione di politiche pubbliche e alla definizione di un’agenda nazionale fondata sulla prevenzione, sulla dignità del lavoro e sulla centralità della persona.
A conclusione dei lavori, gli Stati Generali hanno restituito l’immagine di un Paese consapevole del proprio dovere costituzionale di protezione, capace di superare le tradizionali linee di frattura politica per convergere su un principio comune: la tutela della salute e della vita delle lavoratrici e dei lavoratori. La sicurezza sul lavoro, proprio in quanto diritto indisponibile e presidio della dignità umana, si è rivelata terreno privilegiato di dialogo, confronto e cooperazione tra componenti istituzionali, accademiche, imprenditoriali e sindacali.
In un contesto spesso segnato da divisioni e contrapposizioni, questa iniziativa ha saputo costruire un momento unitario di condivisione degli obiettivi, sul rispetto delle competenze e sull’impegno reciproco. Il lavoro svolto dalla Commissione parlamentare e il percorso documentato nei presenti atti confermano che, proprio in virtù della sua natura, la materia della salute e sicurezza può fungere da spazio per la rigenerazione del patto sociale e per l’elaborazione di una nuova cultura della responsabilità pubblica.
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Chiara Ciccia Romito
- PhD - Avvocato - Consulente Commissione Parlamentare Inchiesta Condizioni di LavoroRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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